VORREI CERCARE….
DI SIMONE RUSCINO
Vorrei cercare le parole giuste per non scadere nella retorica da sbornia post promozione.
Sabato la lancetta della felicità ha fatto non so quanti giri completi, è stato tutto bellissimo, è stata una stagione perfetta, fatta anche di tante piccole cose. La canzone di Bresh, delle maglie splendide*, un nuovo brand manager che ha usato i social come una squadra professionale deve sapere fare, perché il Genoa ha tanti tifosi giovani e li vai a prendere sui social.
Una squadra fatta di uomini con un allenatore di una caratura morale superiore, un campione del mondo, un idolo vero.
Una dirigenza presente, sempre, anche al Gambino a vedere le ragazze o la primavera e su tutti i campi dove giocano le giovanili. Era tanto tempo che non mi commuovevo per il Genoa, sabato è successo. Prima della partita mi ha commosso vedere tanti ragazzini emozionati, alcuni che forse ai tempi dell’ultima promozione non erano nemmeno nati.
Durante la partita mi ha commosso tutto il clima, l’unità di intenti, la felicità.
Abbiamo l’occasione storica di diventare una società moderna, europea, contemporanea. È stata fatta una promessa e la hanno mantenuta. Nel mio piccolo mantengo la mia. Per l’ultima con il Bari metterò la maglia di Van Kallen, del 1998. Quando ero giovane e vivevo il Genoa con incoscienza. Adesso sono papà di una bimba che canta Genna Genna ( Genoa Genoa) da questa estate, da quando in vacanza in Sardegna una sera al ristorante ho esultato per la vittoria a Pisa in maniera composta.
Only one year, ok.
Ma da ora in poi, Never more.