23 Novembre 2024
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RITORNO SULLA TERRA

Premessa: la partita l’ho potuta solo ascoltare in radio e quindi quello che seguirà sotto può essere tranquillamente materia di obiezione.

Finita la premessa, dico il mio pensiero: il Genoa ieri ha avuto, secondo me, un calo di concentrazione. O come pare anche dagli stessi addetti ai lavori (Coda e Gilardino), ha peccato un po’ di presunzione. Ha provato a gestire la partita credendo di poterlo fare senza troppa apprensione, dimenticando però che nell’altra metà campo ci sono gli avversari che giocano, come te, per vincere. Ecco appunto, ricordiamoci che esistono gli avversari. E non commettiamo anche noi l’errore di pensare che la vittoria debba essere l’unico risultato ammissibile ed accettabile. La squadra e noi tifosi, ieri pomeriggio, siamo tornati sulla terra. La squadra, come qualsiasi altra squadra al mondo, ha dei difetti. È fatta di esseri umani che possono incappare in un momento di poca lucidità, in qualche calo di tensione. E chi vi scrive è rammaricato, ma non deluso, non incazzato. Leggere certe prese di posizione (sempre i soliti tra l’altro, che nelle ultime 4 settimane forse avevano disdetto internet), quelle si mi fanno incazzare. Giocatori scarsi, zero idea di gioco, allenatore inadeguato e fortunato, inesperto e mediocre. Belin, sbaglia i cambi il mago Stankovic, non può sbagliare Gilardino? Personalmente credo che possa servire da lezione. Como ci ha dimostrato che nessuno regala nulla, che tutti non molleranno l’osso facilmente. Soprattutto se ti chiami Genoa e sei una delle punte, se non la punta di diamante della serie B. Servirà anche a noi tifosi, a quelli che hanno ecceduto troppo dell’entusiasmo pensando che ormai fossero le ultime 6 passeggiate. Per gli “estremisti” dell’altro versante non ho nulla da dire. Se andrà bene torneranno a disdire internet, in caso contrario si (leggasi in realtà “ci”) flagelleranno i cosiddetti con la solita litania del “tutto in bratta”. La vera forza sarà nel ricominciare dalla prossima, con una mentalità più “provinciale” e meno borghese. E dalle parole dette, pare che il messaggio arrivato ieri sia stato recepito: non si può abbassare la tensione. Testa al Perugia, ancora più uniti ed ancora più incazzati. Come veri grifoni.

HO UN GUASTO D’AMORE

Stefano Zaghi
Stefano Zaghi
34 anni, ferroviere. Papà mi ha trasmesso la malattia per il Genoa. "E capire tu non puoi, se non sei come noi"

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