C’e un tempo per lavorare e uno per riposare
C’è un tempo per giocare e uno per allenarsi
C’è un tempo per pensare e uno per scrivere
Da qui, dallo scrivere, penso agli ultimi giorni in cui pochi hanno scritto.
Li capisco, abbiamo vissuto questi ultimi giorni in un tempo sospeso, si, c’è tempo anche per questo, per l’attesa di una partita difficile, sospesa.
Di solito si scrive per esorcizzare, per sfogo, per passione, scrivere prima di questa partita è complicato, si può cadere in mille contraddizioni.
Tempo al tempo, ne parleremo dopo di questa partita, la terza con Gila in panchina, la penultima prima della sosta, altro tempo sospeso.
Mancano tre ore e mezza, perché scrivere adesso, a ridosso, mentre molti stanno già andando al campo?
Per esorcizzare il tempo sospeso, riempire l’attesa, aspettare, non da soli, l’inizio della partita.
Sarà dura, ovvio, forse durissima, ma ci crediamo tutti, tempo al tempo, lo richiede la situazione.
Difficile immaginare una cosa più difficile per noi, non abbiamo mai avuto tempo.
L’attesa di tempi migliori ha divorato le nostre vite sportive, le ha asciugate, tempo al tempo.
Tempo divorato, che ha restituito un coinvolgimento sempre più grande.
Tempo al tempo, ora, ci siamo, è il momento, veramente, di dare tempo al tempo.
Proviamoci, non ci siamo più dati tempo per scrivere del Grifone, diamocelo per stargli vicino!
Non è finita, non è mai finita, non finirà mai!
Forza Genoa!