Gentilissimi,
io e mia moglie, insieme ai nostri tre figli, volevamo dedicare il fine settimana alla visita della vostra splendida città e nel contempo assistere alla partita del nostro amato Genoa.
Non essendo riusciti a comprare i biglietti per il settore ospiti, andato immediatamente esaurito nonostante una gestione della vendita a dir poco confusa e poco professionale, eravamo convinti che, visto la decisione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive di catalogare l’incontro del 1° ottobre a rischio 1 (il più basso), la SPAL avrebbe consentito anche ai residenti in Liguria, l’ingresso negli altri settori dello stadio, o almeno in quelli adiacenti il settore ospiti.
Invece, in palese violazione delle leggi dello Stato e indifferente ai diritti dei cittadini, la società spallina ha deciso di proibire la vendita dei biglietti ai residenti nelle province di Genova, La Spezia, Savona e Imperia.
Perché la SPAL abbia rinunciato a un congruo incasso, decidendo deliberatamente, ingiustamente e arbitrariamente, di non fare entrare allo stadio come minimo un migliaio di genoani, è e rimarrà un mistero.
Non è un mistero invece che tale decisione arrecherá enormi danni economici e d’immagine a Ferrara e a i suoi imprenditori del ramo alberghiero, ai B&B, ai ristoratori, ai commercianti.
Non solo, si parla sempre di riportare le famiglie allo stadio e poi, anche nelle situazioni più favorevoli con incontri che non presentano rischi, si fa di tutto per ostacolarle.
Con rammarico guarderemo la partita in tv, e dedicheremo il nostro tempo, a visitare qualche altra splendida città della nostra penisola.
Cordiali saluti