Inizierò il pezzo con un post che ho appena scritto e ripetuto su R.G. :
se io fossi un manager o multimilionario straniero e quindi NON genoano intrinsecamente ,che viene si entusiasma del Genoa , lo prende mette tanti soldi , copre i debiti e dopo 6 mesi sente e legge certe cose…lo dico onestamente un po’ mi passerebbe la voglia.
E’ una cosa che penso da tempo e la dico pur essendo uno che ha contestato aspramente la passata presidenza ma mai prima di avere dato il tempo di dimostrare ampiamente cosa stava combinando e quali erano le mire reali che si nascondevano dietro la gestione di una squadra di calcio.
Adesso abbiamo nuovi proprietari, hanno fatto errori, sono qui da 6 mesi e leggo gente che deride che persino bullizza a parole gente che è venuta qui ci ha salvato dal fallimento e sta immettendo soldi e buone intenzioni.
Se poi queste buone intenzioni non si sono tramutate ancora in risultati, a me personalmente basta la BUONA FEDE.
So che sono qui per business come è logico che sia, chi crede al ricco deficiente genoanissimo dalla nascita che butta soldi come caramelle per farci vincere la stella vive nel mondo dei sogni.
L’importante per me è che la crescita di questo business vada di pari passo con la crescita del Genoa che necessariamente passerà attraverso un lungo lavoro per rimuovere macerie della precedente gestione. Lo dico serenamente, chi ha fretta , si metta il cuore in pace..si autosospenda…si sfoghi con altro e scarichi le giornaliere quantità industriali di letame su qualche altro obiettivo che non sia il Genoa.
Cito un amico di R.G come Lorenzo Ferraris che ha giustamente detto che anche le pretese , i diktat di immediata risalita rapportati ad una cosa imprevedibile come una palla che rotola in porta può essere solo controproducente…è un modo per avvelenare i pozzi e tenere una spada di Damocle sollevata sulla testa di gente che nel Genoa metterà milioni. E saranno i loro milioni, non i nostri.
Riccardo Repetto