Sogno e Realtà (Genoana) Questo è il mio articolo di benvenuto per questa nuova Realtà. Per quanto non sono la persona più adatta ad occuparmi di realtà. Io sono più tipo da Sogni, quelli seri, quelli rari, quelli impossibili, quelli che per non realizzarli ti devi impegnare, ci devi credere quando non ci crede nessuno, ci devi buttare sopra il corpo, la mente, il sangue, e l’anima, senza esitare mai.Che a realizzare i sogni sono bravi tutti, basta sceglierli nei saldi, basta non avere pretese, basta volare basso. Ma io ho capito cosa intendono questi ragazzi di Realtà… con Realtà. Li ho conosciuti, ci ho parlato, li ho guardati bene negli occhi. Loro stanno cercando di fare le cose bene, con serietà, con impegno, con passione, con onestà. Talmente onesti da scusarsi se ogni tanto, raramente, la Realtà non si adegua alle loro informazioni. Ma voi avete mai sentito qualcuno scusarsi nella vostra vita? Fidatevi sempre di chi sa chiedere scusa, anche se ed anche quando non dovrebbe nemmeno farlo. Ed è per questo che sono tanto apprezzati. Perché si fa un grande straparlare di professionisti, di professionismo. Che non sono brutti vocaboli, ci mancherebbe. Ma io preferisco parlare di professionalità, che è proprio un’altra cosa. Una persona professionale è certamente anche un professionista.Un professionista, in ogni campo, non è assolutamente detto che sia anche professionale.Ma si sa, è spesso più comodo appellarsi ai titoli, alle maschere, ai ruoli, piuttosto che ai risultati, ai fatti. Quando poi non si fa autocritica e non si accetta la qualità del lavoro altrui si sprofonda nella frustrazione, nello scherno, nell’offesa. Segno non solo di presunzione ed arroganza, ma soprattutto di stupidità, perché è intelligente analizzare chi fa meglio di noi per imparare, capire, migliorare, crescere. Ed in effetti è un pochino come in un grande condominio… :-)… su questo concordo. Un condominio in cui c’è buona compagnia, un bel vociare allegro e pimpante, un amore comune che non è mai in dubbio, ed anche qualche piccola discussione al piano come si conviene nella Realtà, che la vita, quella vera, non è incorniciata nella perfezione paradisiaca e posticcia di una Soap Opera, ma è una tela arrotolata nell’angolo di una stanza disordinata ed impolverata, è un bambino scalzo che gioca in cortile, è la mano sporca di qualcuno che si suda il pane, è un’infermiera addormentata dopo una notte in ospedale, è un amore doloroso che non ti risponde, un dolore che ti spezza il cuore.
Una delusione che ti ha spento la luce.
Un Sogno che potrebbe diventare Realtà.
Una Realtà… che non è più un Sogno.
Luca Canfora
