E’ finita l’agonia che mi ha accompagnato tutta la stagione.
Numeri implacabili che emettono una sentenza senza dubbi meritata, 59 Gol subiti, solo 27 fatti, 17 sconfitte, non moltissime, ma solo 4 vittorie, un gioco per nulla pericoloso per gli avversari.
Molti errori e di ogni genere, dalla preparazione della rosa in estate, errori sul campo, errori di strategia dei nuovi e qualche errore arbitrale, ma secondo me questi ultimi poco incisivi.
Questo è il verdetto del campo che sportivamente lo accetto anche se doloroso.
Non intendo prendermela con qualcuno a tutti i costi per placare rabbia, delusione ecc ecc…passeranno con il tempo, a mio avviso non porterebbe vantaggi anzi probabilmente fare processi e cercare colpevoli a tutti i costi nuocerebbe all’ambiente ritrovato.
Si possono trovare le ragioni senza condannare nessuno.
E’ assolutamente doveroso che chi sa di aver commesso errori faccia tesoro di questi per non ripeterli e per cercare di non farne altri di diversa natura, il Presidente si è assunto le responsabilità, bene ora si lavori sodo per farci tornare dove meritiamo di stare.
La nostra è una piazza esigente, ma sappiamo quanto sia difficile fare calcio a certi livelli quindi, secondo me, si parli chiaro, si esponga quello che si vuole fare senza proclami che portano a voli pindarici senza creare forti aspettative per obbiettivi non raggiungibili a breve termine.
Piace a tutti sentir dire certe cose per la propria squadra di calcio, “siamo qui per andare in Europa”, “siamo qui per internazionalizzare il Club”, “sarà un nuovo rinascimento……” adesso è il momento di parlare con i fatti, in questi mesi i Genoani hanno dimostrato che sono disposti a pazientare, non chiedo lo scudetto o la Champions, ma qualcosa di molto più abbordabile: la dignità calcistica che faccia si che il mio Grifone non debba vivere le umiliazioni sopportate in questa stagione, sia chiaro che non mi riferisco ai festeggiamenti e/o funerali dei frustrati della delegazione del ponente cittadino, ma a quanto visto sul campo in questa stagione, la dignità di un bambino di 8 anni che dopo il 3 a 0 di Napoli e la retrocessione in B dice di volersi mettere la felpa del Genoa per entrare in classe il giorno dopo.
Voglio vedere una squadra che gioca a calcio, che mette in difficoltà tutti e che sputi sangue e sudore al di la del risultato, non mi sembra di chiedere qualcosa di impossibile.
Modena, Firenze, Piacenza, Pizzighettone, Castel di Sangro, Liverpool, Amsterdam, Valecia o Praga non mi frega niente dove gioca il Genoa io ci sarò sempre a sostenerlo, insieme ai mie fratelli Genoani siamo capaci di fare cose straordinarie per stare al fianco del Genoa e per sostenerlo, per questo pretendo chiarezza e non titoli di giornali.
Come sempre attendo la campagna abbonamenti, io ci sarò!