“Have you heard what they said on the news today? Have you heard what is coming to us all? That the world as we know it will be coming to an end. Have you heard, have you heard?”
In questa strofa di un brano dei mitici Iron Maiden, è riassunto quello che il nostro Genoa si sta accingendo a vivere.
L’arrivo dei 777 ha portato una ventata di novità sotto la lanterna. 777 ha intrapreso il suo percorso, imboccando la strada del rinnovamento totale, a partire dalla società fino al campo da gioco.
Scelte a volte affrettate, figlie della troppa fretta e dell’inesperienza (leggasi Shevchenko), ma chiare ed inequivocabili: dare al Genoa una struttura giovane, snella e di prospettiva.
Dare al Genoa un progetto sportivo che da anni mancava e che da anni era la barzelletta d’Italia. In molti però hanno iniziato a contestare, hanno iniziato ad insinuare dubbi e perplessità (e non parlo dei rappresentanti di una società con un presidente a noleggio che manda questionari), ma da parte della stessa tifoseria rossoblu.
Mercato inadeguato, giocatori sconosciuti (tutti o quasi con presenze in competizioni europee) oppure non pronti (tutti titolari inamovibili o quasi in squadre del massimo campionato dei rispettivi paesi). Ultimo, in ordine di tempo, l’acquisto del Vasco da Gama da parte dei 777 e la volontà di quest’ultimi di acquistare anche altre società calcistiche.
Apriti cielo! Si è sentito di tutto: dalla volontà di retrocedere per prendere il paracadute (e niente, fa già ridere così), alla volontà degli americani di abbandonare il Genoa e di puntare su altre squadre. Il tutto condito dai soliti “io lo sapevo, lo avevo detto”.
Mister Wander ha però spiegato in una bella intervista in Brasile, la politica della Holding: creare un network calcistico sotto il marchio 777, dare la possibilità alle società appartenenti al network di mantenersi finanziariamente solide ed indipendenti, raggiungendo risultati sportivi ambiziosi.
Perché questo fa così tanta paura? Perché ci si ostina a voler cercare il torbido, la macchia, l’inghippo? Perché alimentare la polemica fine a se stessa? La retrocessione non piace a nessuno, in primis proprio ai 777.
Ma la proprietà stessa ha fatto intendere chiaramente che il progetto non cambia, che andrà avanti, che nessuno ha cambiato strategia, che nessuno si sta tirando indietro.
Che la retrocessione è stata tenuta in considerazione come possibile scenario e non come obbiettivo per chissà quale speculazione (e mi domando che speculazione si possa fare dopo aver investito 200 milioni circa tra acquisto, ripianamento debiti e calciomercato a fronte di 35 milioni di paracadute).
Cerchiamo di rimanere calmi, soprattutto compatti con la società, con la squadra. Siamo all’alba di un nuovo Genoa, finalmente ambizioso. Poi sarà il campo a dare i giudizi finali, ma le intenzioni finalmente sono quelle che da anni sognavamo. Lasciamoci trasportare da questo vento selvaggio, ci porterà lontano.
FORZA GENOA
OVUNQUE E COMUNQUE