LETTERA APERTA AL GENOANO DA TASTIERA
Di Tobia Salvai
Caro Fratello Rossoblù,
non ti capisco. Sei così convinto e propenso a puntare il dito e dare colpe gratuite che ti sei dimenticato di analizzare i fatti, la realtà.
Eh già, perché le tue opinioni sono sacrosante e legittime ma solo nel momento in cui sono supportate da verità inconfutabili. Verità che tu, io e tutti noi non abbiamo.
Quindi perdonami se a volte ti do botte di ciclista o di terrapiattista, perdonami se mi incazzo. Sbaglio.
Perché non ti meriti la mia incazzatura. Non ti meriti le mie energie. Non ti meriti un tentativo di farti ragionare.
Sei così convinto della malafede, dell’ inesperienza e della arroganza dei 777 da non renderti conto di essere diventato una macchietta.
Eh già perché anni fa, quando arroganza, incompetenza e malafede erano di casa, tu te ne stavi buono e tranquillo e altri andavano a protestare al Pio. Altri andavano a difendere il Genoa.
Ecco, ora, visto che sei convinto delle tue idee ti invito a organizzare una bella contestazione. Dai, incatenati al Signorini e chiedi giustizia per il Genoa.
Minacciali di restare lì incatenato finché non se ne vanno da Genova.
E poco importa se dovessero andare via lasciandoci in braghe di tela, scocciati dal tuo mugugno, poco importa se andando via finirebbe il sogno 1893 davanti al nome Genoa C.F.C., avresti fatto qualcosa di attivo per far valere le tue opinioni.
Ma tanto, mio caro amico leone da tastiera, lo sappiamo tutti che non ce la metterai mai la faccia, preferisci così ed è legittimo ma permettimi di dire, poco rispettabile.
Eh già perché mentre tu spari vomito digitale a caso, altri sono in viaggio di ritorno da una trasferta e stanno già pensando alla prossima partita del Genoa. Loro ci saranno sempre, a cantare più forte e più forte ancora.
Perché vedi, si può criticare una scelta o un atteggiamento, ma solo se lo si fa in ottica costruttiva verso un affetto oggi malato. Criticare e basta, a volte anche dicendo falsità non fa il bene di coloro che per il Genoa ci sono “Comunque ed Ovunque”.
Pensaci amico mio, hai tre scelte: contestare, stare zitto, aiutare chi ci crede ancora.
Ma decidi in fretta perché abbiamo una Stella da andare a vincere.
Tobia Salvai
