Roma per noi, sponda giallorossa, non è mai stata una trasferta ricca di soddisfazioni. Da più di 30 anni mancano i tre punti. Negli ultimi 5/6 anni andare a Roma era come andare al patibolo. Si offriva il collo al boia e si aspettava solo che calasse la ghigliottina. Ma ieri no. Ieri, a fine partita, ho realizzato che ora in campo scende una squadra. Una squadra con dei limiti tecnici, ma finalmente ricca caratterialmente. Non più facce bianche di paura. Sguardo fiero e carico, senza paura. Blessin e Spors hanno portato la tanto agognata rivoluzione. E badate, non la rivoluzione che gli anni scorsi eravamo abituati a vedere. Non quella “alla Preziosi” insomma. Giocatori utili, necessari al mister. Un manager che conosce il mister, conosce le sue idee, lavora per le sue necessità. Il mister ha dimostrato di saper lavorare bene sia sul piano tecnico e tattico che soprattutto su quello mentale. Aggressivi ed alti, pressing, raddoppi, corsa e grinta. Aspettiamo adesso che i nuovi entrino meglio nei meccanismi e se la squadra manterrà questa impronta, sarà durissima, ma non impossibile. Piccola considerazione personale, a parte…ieri pensavo di guardare Dazn, invece ero su Roma Channel. Ritengo scandaloso e vergognoso lo spettacolo indecente sia durante che dopo il match. Un tentativo nemmeno poco velato di far passare la Roma come derubata, defraudata. Tentativo goffo di farla passare per vittima. Il regolamento è chiaro: un pestone (volontario o no) è un intervento falloso che porta all’interruzione del gioco. Il Var interviene per supporto al direttore di gara, per indicare qualcosa che gli è sfuggito e dargli la possibilità di valutare al meglio qualcosa che è sfuggito. Ritengo indecente che si sia cercato di far passare, nel silenzio e quasi assecondando, il messaggio e l’idea che il metro di giudizio dovesse essere diverso in base al colore della maglia. Lascivo e assecondate per la Roma, puntuale e severo per il Genoa. Per questo dobbiamo essere uniti ancora più di prima, purtroppo il Genoa non nutre di simpatia, ora più che mai visto la svolta che abbiamo preso, troncando i rapporti con “l’Olimpo” dei soliti noti. Compattezza, coraggio, cuore e voce. Pronti alla battaglia, sempre a sostener la maglia.
¡VIVA LA REVOLUCIÒN!