Carissimi Signori del Fondo 777 potrei chiamarvi più semplicemente Salvatori, nel significato più intrinseco del termine. Siete arrivati a Genova città chiusa e diffidente per definizione. Città meravigliosa, spesso matrigna, troppo spesso aggrovigliata nei suoi poteri forti. Città qualche volta ostile nei confronti dei “foresti”. Città arrampicata tra le sue contraddizioni ancor più che tra i monti ed il mare. Città difficile con persone chiuse talvolta al limite dell’incomunicabità, ma con un cuore che pochi possono vantare. Città Superba per tradizioni e storia.
Ecco, cari signori, questa è Genova.
Genova è anche un popolo di tifosi appassionati, incredibili, unici nell’attaccamento ai colori e tanto, tanto ansiosi di vedervi all’opera.
Le prime uscite hanno fatto centro al cento per cento.
Comunicazione, marketing, pubblicità.
L’anima dell’essere attuali, come mai fino ad ora è stato.
Il Genoano non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Per troppo tempo abbiamo sofferto, per troppo tempo siamo stati anestetizzati, per troppo tempo hanno cercato di “imbavagliarci”.
Nonostante ciò siamo sempre stati fieri sostenitori della nostra anima.
Si, perché per noi il Genoa non è “solo” una squadra da tifare.
È passione, amore, anima appunto.
Scrivo questa lettera perché nel mio piccolo penso sia giusto darvi il “benvenuto”.
Non mi pare che le istituzioni cittadine, piccolo comunicato a parte, abbiamo avuto il tempo di farlo.
Probabilmente troppo impegnati.
Ma non importa.
Questa è la città del MANIMAN..
Benvenuti, avete tanto da fare, ma il nostro apporto ci sarà sempre.
Finché vedremo passione, chiedere amore è forse troppo, per i nostri colori, per la nostra storia, per il nostro popolo, saremo al vostro fianco, anzi saremo le vostre avanguardie.
Non sarà semice, ma ne varrà la pena.
Benvenuti e buon lavoro..