3 novembre 2013.
Siamo in ripresa,dopo il ritorno in panchina di Giampiero Gasperini e ci presentiamo all’Olimpico con consapevolezza e forti di 4 successi su 4 negli ultimi incroci con i Biancocelesti,si inizia a parlare di maledizione Genoa,e come tutti saprete la serie si allungherà ancora con enorme soddisfazione nostra.
La partita renderà ancor più traballante la posizione di Petkovic non più così padrone della situazione. La maledizione per la Lazio ha il nostro nome e otterremo il quinto successo consecutivo tra Olimpico e Marassi in un match dai due volti.Il Genoa soffre molto nella prima parte ma poi spacca la contesa con Fetfatzidis che sposterà gli equilibri.
La Lazio perde Hernanes ancor prima di cominciare(brasiliano già nostro qualche anno più avanti,per il primo Juric e mio rammarico per sempre).
Gasperini mischia le carte per disorientare la forte compagine laziale e ci riesce, sebbene Antonelli e Biondini facciano molta fatica a giocare fuori posizione nella prima parte.
L’avvio del match vede una fase di assestamento più lunga di quanto accada di solito. C’è rispetto e si gioca a ritmi non eccezionali.La Lazio sa che deve assolutamente accelerare. La sua pressione sui difensori cresce gradualmente.
Migliore in assoluto dei primi 45′ è Candreva, la cui spinta è costante,Il nazionale ingaggia un duello a distanza con Perin che ne ribatte un paio di bordate dalla lunga. Ma il nostro Mattia il vero miracolo lo confeziona su un colpo di testa ravvicinato di Klose destinato all’angolino basso. Perin si allunga intuendo la traiettoria sulla sua destra e toglie dalla porta la migliore occasione della prima parte.
Il Genoa fatica, Gilardino nel deserto del suo attacco, fa il suo, francobollato da Ciani. Il Gila entrerà in scena su traversone basso ribattuto e soprattutto con una bella girata di testa su cross al bacio di Marchese,fuori misura ma perfetto il tempismo e il movimento.
Nella ripresa Gasperini la va a vincere,mette Fetfatzidis trequartista alle spalle di Gilardino, disegnando così un modulo flessibile.L’avvio della seconda parte però ricalca in tutto e per tutto il copione del primo tempo.Il pallino del gioco alla Lazio, mentre il Genoa spesso e volentieri si mette con quasi tutti i suoi dietro la linea del pallone. Ma riparte con maggiore profondità: dovrebbe capire che il vento sta cambiando la Lazio dopo 2′ quando Gilardino si invola,in solitudine,verso Marchetti ma scampato il pericolo non vengono prese contromisure.
Probabilmente Petkovic non fa in tempo a pensarci perché Fetfatzidis al limite dell’area aspetta l’inserimento di Kucka(intuizione del Gasp,messo ala sinistra in gol oggi replica con il Verona nel prossimo turno e poi purtroppo legamento che farà crac)a sinistra,diagonale stretto e imprendibile: 0 a 1.
Genoa che mette al sicuro il prezioso successo, contropiede fulmineo e mani di Ciani,Tommasi indica il dischetto e Gilardino spiazza Marchetti. Due a zero. Il serrate capitolino nella mezz’ora finale,non porta a nulla.
Per Gasperini è un capolavoro strategico che spinge il Grifone in acque tranquille.
LAZIO-GENOA 0-2 (0-0)
Lazio: Marchetti 6 – Cavanda 5, Ciani 6, Radu 6, Pereirinha 7 – Onazi 5,5, Ledesma 6 (73′ Keita 5,5), Gonzalez 5 (61′ Ederson 6,5)- Candreva 6,5, Klose 6, Anderson 5 (61′ Perea 5,5). All. Petkovic
Genoa: Perin 7 – Antonini 6, Portanova 6,5, Manfredini 6,5 – Cofie 7, Matuzalem 6,5, Biondini 6, Marchese 5,5 (dal 46′ Fetfatzidis 6,5) – Kucka 6,5 (69′ De Maio 6) , Antonelli 6 – Gilardino 6,5 (76′ Konatè 6). All. Gasperini
Arbitro: Tommasi 5,5 di Bassano.
Reti: 60′ Kucka; 71′ Gilardino (rigore).
Emanuele De Filippi