Mi chiedevo alla vigilia di Genoa-Napoli quale fosse il valore reale del Grifone.
Oggi ho le idee più chiare, perché quando i tenori sono straordinari, tutto il coro canta perfettamente.
La “cura Ballardini” sta trasformando un Grifone impaurito e confuso in una squadra forte e spietata.
Una settimana dopo aver strapazzato i calabresi ha anche messo a nudo i difetti del Napoli, punendo i campani nel loro punto più debole, ovvero l’imprecisione con cui avvia l’azione partendo dalla difesa.
Due vittorie contro due avversari che hanno obiettivi opposti, ma entrambe le partite sono state costruite sulle qualità dei nostri centrocampisti, “i tre tenori” che sulla maglia hanno scritto Strootman, Badelj e Zajc.
Ai tre suddetti si sta aggiungendo, partita dopo partita, un quarto protagonista: Radovanovic!
Proprio avere in difesa un giocatore che ha visione di gioco e sa passare la palla al compagno rende potenzialmente pericolosa ogni azione di rimessa del Grifone, che ormai non rilancia più i palloni alla “viva il parroco” ma verticalizza velocemente verso gli attaccanti.
L’avesse il Napoli in calciatore così probabilmente oggi Gattuso farebbe una vita diversa all’ombra del Vesuvio.
Una difesa solida, un centrocampo tecnico, un attacco rapido: con queste qualità i tre reparti della squadra stanno contribuendo alla beatificazione ballardiniana, e nel contempo stanno rendendo onore alle teorie calcistiche del Professor Scoglio quando diceva “io non faccio poesia, io verticalizzo!”
L’arrivo del centrocampista olandese ha portato, a mio parere, il contributo più importante nella trasformazione della nostra squadra.
Zajc e Badelj hanno smesso di balbettare e hanno alzato il loro rendimento sia in fase difensiva che offensiva: i due gol di Pandev contro il Napoli sono nati da due intelligenti verticalizzazioni dei due centrocampisti, abili sia a leggere le dinamiche di gioco che a proporre con precisione il cosiddetto “ultimo passaggio”.
Sabato prossimo contro il Torino Badelj non ci sarà perché squalificato, e in questo inizio di settimana non mi lasciano tranquillo nemmeno le condizioni di Zajc, uscito malconcio prima del termine di Genoa-Napoli.
In una partita così importante com’è quella contro i granata già solo l’assenza certa di uno dei tre tenori peserà moltissimo.
Vedremo come lo Zio provvederà alla sua sostituzione, ma non penso che rinuncerà all’apporto in difesa di Radovanovic.
Sarà invece più probabile l’impiego di un centrocampista di riserva, come Melegoni, piuttosto che modificare gli equilibri tattici togliendo dalla tre difensiva il quarto tenore della squadra.
Il nostro attuale centrocampo è di livello così alto da diventare il reparto più complicato da ritoccare in caso di emergenza, mentre in attacco è meno difficile mettere mano.
Anche in difesa si possono sostituire Masiello e, mentre invece diventa problematica una eventuale sostituzione dì Radovanovic.
In poche parole tutta la rosa a disposizione di Ballardini è di buon livello, ma i quattro tenori …quelli no: loro non si possono sostituire! Alè Genoa!
Andrea Moresi
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