Sono un Genoano classe 1975! Parto dichiarando la mia età perché chi mi legge sa che la mia generazione è stata tutto sommato fortunata, abbiamo visto forse i 2 migliori Genoa del dopo guerra: quello di Bagnoli e la rispettiva cavalcata europea con disarcionamento proprio sul traguardo e i due Genoa di Gasperini che come il suo illustre predecessore è riuscito a portarci in Europa, una giocata e l’altra no e non diciamo altro…
Abbiamo visto uno dei periodi più lunghi del Genoa in serie A (Anzi credo forse il più lungo) ma anche una serie di campionati tristi e bui di serie B, la maggior parte dei quali giocati a metà classifica senza ambizione alcuna, e purtroppo anche due retrocessioni in c, anche se poi in C ci siamo andati solo 1 volta e chi si ricorda bene non è stata una passeggiata!
Comunque questo cappello doveroso è per fare capire al lettore chi è la mia generazione: Genoani che hanno sofferto sì, ma che sanno anche cosa vuol dire gioire per una vittoria importante, visto che in tutti i miei (quasi) primi 50 anni, qualche partita importante l’ho giocata anche io, seppur sugli spalti.
Per cui veniamo alla famosa frase, come da titolo, di un grande capo popolo Genoano che, premesso, non vuol essere delegittimato né dimenticato ma credo che il senso di questa frase e il periodo storico in cui è stata detta sia oramai superato, per cui alla prima sconfitta non mi piace sentirla riaffiorare per l’ennesima volta; si il Genoano vuole vincere e vuole continuare a farlo negli anni prossimi, perché non dovrebbe? Vediamo un sacco di giovani allo stadio, giovani che hanno praticamente sempre visto il Genoa in serie A e che la B dell’anno scorso è stato la vera eccezione. Questi ragazzi non sono così, loro sono il nuovo che avanza e per quello che posso vedere non sono mugugnoni come la generazione nostra e dei nostri genitori, ma sono ottimisti, felici e rumorosi!
Le negatività si dice ne attirino altre, quindi basta con i pessimisti e ne abbiamo un esempio nella nostra delegazione, quelli là vivono in un mondo tutto loro ed alla fine le cose non vanno loro mai male come dovrebbero, sarà un caso? quindi siate positivi e guardate avanti con ottimismo come fanno i nostri ragazzi più giovani in gradinata, perché il futuro si vede benissimo: è rossoblù
Stefano Traverso