Sono un tifoso del Genoa abbonato dal 1988-89, ho fatto più di cento trasferte e non ho mai commesso alcun reato, né violazioni che abbiano dato luogo a provvedimenti amministrativi di DASPO.
Nel 2010 per poter continuare ad abbonarmi e a seguire il Genoa in trasferta, avendo tutti i requisiti, ho fatto la tessera del tifoso.
Questo campionato di serie B è un supplizio.
Dai divieti per i settori “non ospiti” in base alla residenza che non tenevano conto dell’eventuale possesso della tessera del tifoso come a Pisa, Ferrara e Brescia si è passati a un divieto che scatta al momento dell’acquisto sul portale Vivaticket motivato dalla “nascita in Provincia di Genova, Imperia, Savona o La Spezia” (ho poc’anzi provato a comprare un biglietto di tribuna coperta a 38 euro e il portale mi ha risposto così).
Io detesto il concetto di Settore Ospiti e di segregazione dei tifosi in base alla fede calcistica, riconosco che in qualche caso purtroppo è utile (ad esempio a Brescia i precedenti non erano buoni), a Benevento il divieto era ragionevole (non erano acquistabili i biglietti delle curve per i tifosi locali da parte dei residenti in Liguria).
Ma davanti a un divieto come questo credo che sia l’ora che ci si faccia sentire con fermezza ed educazione, senza trascendere, perché le motivazioni di ordine pubblico devono essere sancite dall’osservatorio che su Como Genoa non si è ancora pronunciato.
La vendita del settore ospiti non è ancora iniziata ma la capienza è circa 500 posti e sono ragionevolmente convinto che andrà esaurito in meno di 10 minuti
Chi ha la tessera del tifoso a parte la curva dei tifosi locali dovrebbe essere libero di comprare qualsiasi biglietto, ce l’avevano prospettata così… Oppure aveva ragione chi cantava “no alla tessera del tifoso!” ??
Giovanni Ferrando