Ancora ebbro di gioia per la bella vittoria acciuffata all’ultimo secondo contro il Benevento, mi sono ritrovato a riguardare la partita per analizzare meglio alcune situazioni che nella concitazione della diretta avevo solo intravisto.
Dico sin dal principio che pur non essendo storicamente un estimatore assoluto della difesa a 3 , ho accolto con favore questa variazione perchè può, secondo me, permettere al Genoa di essere più propositivo e meno “piatto” nella fase offensiva e di proposizione del gioco.
Dopo anni ho rivisto con piacere i famosi “triangoli” di Gasperiniana memoria, che si disegnavano idealmente sul campo durante il nostro possesso palla salendo dalla difesa.
Si vedeva chiaramente il trio Ilsanker-Badelj-Sabelli e poi Sabelli-Badelj-Aramu dalla metacampo in su sulla destra.
Stessa cosa notavi dall’altra parte con l’ottimo Dragusin a scambiare con Criscito e Gudmunsson e poi più in avanti Criscito-Gudmunsson e Coda. Finalmente ho visto un gioco, e l’ho visto in modo chiaro e “pensato”.
E’ stato probabilmente il miglior scampolo di partita del Genoa di questo campionato e probabilmente anche dello scorso.
Gli interpreti stanno piano piano prendendo fiducia e mi ha fatto piacere notare che anche chi non gioca sempre ma viene chiamato in causa riesce a dare un contributo importante.
Ilsanker ad esempio a me è piaciuto tantissimo, pur con la spada di Damocle di un giallo dopo appena 20 secondi è rimasto freddo, attento e sempre pulito palla nei piedi.
L’idea di Gudmunsson mezz’ala è stata la naturale conclusione di una sua propensione a venirsi a prendere la palla nella nostra metà campo, con il risultato spesso di arrivare al tiro poco lucido.
In questa nuova posizione diventa utile come lo era il De Paul dei tempi dell’Udinese, essendo forse l’unico con la gamba adatta per qualche strappo, per portare su la palla e regalare superiorità numerica saltando l’uomo.
Adesso penso che per consolidare la nostra posizione tra le primissime e tentare qualcosa che somigli ad una fuga, occorra intervenire sul mercato con qualche accorgimento importante.
Un terzino sinistro per dare respiro a Criscito, una vera mezz’ala nonostante la piacevole scoperta Gudmunsson e un attaccante che salti l’uomo con una certa frequenza e con forza nelle gambe.
E a quel punto potremmo anche accorgerci che Grugliasco non è così distante da Biella…dopotutto sono solo 90 chilometri…..