Prendete una scatola rettangolare, tracciate una linea che la divida a metà.
Vicino alla linea di metà, dove più vi piace, fateci un puntino con un cerchio non troppo grande intorno.
Mettete una pallina nella scatola e incominciate a muoverla, all’inizio piano poi sempre più forte.
Contate quante volte la pallina attraversa il cerchio.
Ecco, ora pensate a ieri sera “giorno della scatola”
Pensate a Frendrup (il puntino), e a quante volte la palla attraversa o si avvicina, al suo raggio d’azione (il cerchio).
Qualcuno che se ne capisce, mi spiega per favore come sia possibile che tutti i palloni vengano intercettati dai suoi piedi?
Se muovo la scatola ogni tanto la pallina attraversa il cerchio, non sempre!
Certo, Frendrup si muove, corre, ragiona, ma non è possibile che sia sempre nel posto giusto al momento giusto.
Frendrup, Boxing Man, ieri sera è stato impressionante!
Forse vedere la partita in tv, cosa a cui non sono abituato, distorce e amplifica la realtà, ma ieri sera non credevo ai miei occhi.
Non ho contato le volte che Frendrup Boxing Man ha recuperato il pallone, contrastato uno o più avversari, fatto ripartire l’azione, non ho contato le volte che gli avversari sono stati costretti a fermarlo fallosamente ma credo siano numeri enormemente più grandi della pallina che attraversa il cerchio nella scatola.
Ho provato amorevole invidia per i trecentotrentaquattro meravigliosi pazzi che sono andati a Bari.
Loro si che si sono goduti il “giorno della scatola” e il gioco del nostro Boxing Man!
Non è finita, non è mai finita, non finirà mai!
Forza Genoa!