Avrei dovuto capirlo da subito, dopo aver tirato su la tapparella della camera da letto: cielo terso, sole caldo ed adrenalina grifonina a pompare nel petto.
Già, avrei dovuto capirlo subito, da quegli inconfondibili segnali che la cabala mi ha insegnato nel corso della vita da tifoso….
La schiuma da barba che finisce proprio mentre sei lì che cerchi di darti una mossa, la lametta del rasoio da cambiare, il saliscendi del telefono della doccia che ti resta in mano sbriciolato in una bestemmia !
Sei pervaso dall’ansia di fare tardi ed i trecento chilometri che ti separano dal Tempio sono un’infinità di strada da percorrere.
Gli orari che ci siamo dati con mio figlio sono rispettati fino a quando arrivo sotto casa sua per farlo salire in macchina e finalmente partire pe’ Zena e pe’ O Zena.
Altro segnale: “Pà abbi pazienza, ho dimenticato la sciarpa vado a prenderla (NOOOOOOOOOOOOOOOOO, mai successo prima….dannazione !).
Si parte in allegria mentre Google maps ci racconta cose buone sul percorso da fare…..
MAI FIDARSI CIECAMENTE !!!!!
Come entriamo in autostrada, ci viene segnalato un mega incidente che vedeva coinvolte tre macchine ed un camion…..tempo previsto di sblocco della situazione un’ora e quaranta !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Moccoli emiliano liguri a nastro, mentre gli automobilsti rimasti bloccati in quell’inferno, usciti dalle loro macchine a motori ormai spenti, dissertavano su come risolvere il problema: i soliti professori tuttologi tanto cari a tutti noi.
Finalmente, dopo circa due ore, si riparte con ancora un intero percorso da fare e con le incognite legate a quel ritardo pazzesco, una volta arrivati a Genova.
Giunti a Genova Est, prendiamo atto che il posteggio all’altezza dello svincolo è stracolmo di macchine, a tappo; decidiamo di percorrere Lungobisagno Istria nella speranza di poter parcheggiare sul marciapiede antistante Staglieno ( ma quando mai…..). Arriviamo fino a dopo il ponte autostradale senza venirne a capo !
Il mio piano B era ormai scattato e prevedeva di fare entrare mio figlio in Nord e raggiungere suo fratello che si trovava già al suo interno….io avrei ascoltato la partita alla radio dopo aver comprato i miei 5 chili di focaccia, pizza e farinata da riportare a casa a partita finita.
Faccio un ultimo tentativo inerpicandomi in Via Montaldo e (botta di culo pazzesca) trovo un buco vicino ad un cassonetto della Zumpi dove sono riuscito a sistemare alla meglio la mia auto (divieto di sosta e strizza assicurata fino a fine partita): non avevo scelta: o così o pomì !!!
Giù a rotta di collo per la Scalinata ed ognuno ai propri posti di combattimento…..culo stretto e dita incrociate con la speranza di ritrovare l’auto al nostro ritorno.
La giornata da Genoa si è sublimata con lo svolgimento della partita: nulla di nuovo per il mio cuore, rinfrancato, comunque, da quel Bagno di Genoanità che solo Noi siamo capaci di generare !
Il ritorno avrebbe potuto diventare ulteriore incubo davanti all’ennesimo incidente autostradale di giornata che ci ha obbligato ad uscire a Vignole Borbera…….il profumo delle vettovaglie, a bordo, ancora bollenti ed il pensiero di poterle consumare con il resto della famiglia in febbrile attesa a casa, ha reso quel momento una quisquilia da poco !!!!
Alle ventidue dell’ultimo sabato di ottobre in ora legale, si è giunti al capolinea di una ennesima Giornata da Genoa…..
Abraços dalla Dotta Grifonata.
What else !!!!
di Gebo (Giovanni Butelli )
