Per me lo Stadio è casa, essere presente ad ogni partita del Genoa è un piacere e un dovere che appagano il mio amore ed esaltano la mia passione per il Genoa.
Ogni volta che sono li dentro rivivo tantissimi ricordi passati non legati solo alle emozioni positive, ma a tutte quelle che hanno costruito il mio modo di essere Genoano.
Quando supero a Borgo incrociati e percorro Via Moresco appena scorgo, con lo sguardo, il rosso sbiadito della facciata delle tribune del Ferraris il cuore accelera e un brivido di felicità mi percorre la schiena, succede da sempre e succederà per sempre. Succedeva anche quando lo Stadio era di quel grigio insulso che poteva dare l’impressione di essere una struttura qualunque, ma per me non lo era, era il posto dove sono cresciuto e dove ho vissuto i momenti più belli di bambino in compagnia di mio padre.
Oggi faccio lo stesso tragitto con i mi figli, a loro succede la stessa cosa, appena vediamo il Ferraris gridano di felicità.
Mi sono chiesto spesso se queste sensazioni erano eccessive per me o se fosse un modo solo mio di sentire queste emozioni, forse una reazione eccessiva e ingiustificata visto che dura da 50 anni, ma poi ho scoperto che anche per loro, i miei figli, accade la stessa cosa.
Allora mi chiedo, sarà lo Stadio o sarà il fatto che quello è lo Stadio del Genoa??
La risposta l’ho ha avuta chiacchierando con il più piccolo dei miei figli che mi ha detto ” papà sono felice quando arriviamo perché quando vedo le torrette rosse dello Stadio so che vedo il Genoa”.
Poi gli chiedo se il Genoa un altro stadio gli darebbe le stesse emozioni, lui si fa serio e esclama un NO perentorio.
La risposta più semplice ad una domanda che mi faccio da anni, quel battito, quel brivido sono provocati dal si dal Genoa, ma in quel contesto, esattamente quello che speravo e che mi piace credere.
Giocare in un altro Stadio non sarebbe la stessa cosa, per molti forse si, non lo so, ma una cosa è sicura, quello che ti danno e ti fanno provare quei colori non lo impari, ma vive nel dna di tutti noi e lo trasmettiamo alle generazioni successive.
Quanto è bello essere Genoani e quanto è bello vedere i tuoi figli che, anche se il mondo cambia spesso in peggio, provano le tue stesse emozioni, in modo naturale, per la tua stessa squadra del cuore.
Alessandro Brusatin
