03 Dicembre 2024
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LA SOTTILE LINEA ROSSA

“Esiste una sottile linea rossa tra la ragione e la follia” scriveva James Jones nel suo romanzo “La sottile linea rossa”. Parafrasando dico che esiste questa linea anche tra critica e polemica.
Dopo Genoa-Cagliari è possibile far polemica? Io non credo.
La critica ci sta ed è sempre ben accetta, ma la polemica no. E molti passano questa “sottile linea rossa” convinti di esser critici, ma in realtà sono solo polemici.
Ieri ho visto i migliori 35 minuti di calcio a Genova da 5 anni a questa parte. Palla a terra, ritmo, pressing. Lo spot di questi 35 minuti è l’azione dove Aramu ha cocciutamente provato a tirare invece che servire Gudmunsson: recupero palla a centrocampo, palla a Yalcin che dribbla e serve Coda, appoggio per Aramu e poi sappiamo come va a finire.
Ecco, qui posso criticare Aramu e la sua lettura errata della situazione. Se dai palla a Gudmunsson lì è 1a0. Ma davvero puoi polemizzare la partita di ieri? Nel primo tempo le due occasioni dell’islandese (più Aramu e Yalcin stoppati sul più bello), nel secondo poi quelle di Coda che si è visto respingere la palla prima due volte dal portiere del Cagliari ed una da Aramu. Idem Sabelli schermato da Portanova…insomma 8 occasioni da gol con 5 tiri nello specchio.
Una cosa giustamente è lampante: abbiamo le polveri bagnate. Fin’ora Coda è stato egregio nel partecipare alla manovra offensiva ma poco prolifico nel suo compito principale, quello si gonfiare la rete. E credo che pure a livello fisico sia ancora un po’ arrugginito (un paio di volte ha provato a girarsi stile “cane di marmo”).
Aramu deve ancora affinare bene l’intera con i compagni di reparto e comunque certi errori di poca lucidità da lui non possono essere accettati.
Yalcin ha buoni spunti ma poca cattiveria e Gudmunsson (ieri strepitoso) va a corrente alternata. Ma nonostante tutto produci occasioni. E credo che un po’ di merito sia del mister.
Sicuramente possiamo dire che Coda poteva essere tolto per dare più minuti a Puscas che viene dalla doppietta con la nazionale e che Gudmunsson poteva essere sostituito molto prima.
Blessin non mostra grandissima elasticità tattica in corsa, questo è evidente. Ma qui si trova la differenza tra critica e polemica. Perché se ogni volta che abbiamo un’occasione da gol è unicamente una giocata del singolo, allora fermiamoci qui e parliamo d’altro.
Perché tutti i polemici dicono che chiunque potrebbe far meglio con questa squadra. Io dico che se ci andassi io ad allenare, probabilmente sarei esonerato 10 minuti dopo. E credo che stessa sorte toccherebbe all’esercito di top manager che attacca quotidianamente (ma dopo Ferrara probabilmente erano dove internet non prendeva), magari sopravvivendo 5/10 minuti in più di me.
Sono sicuro che il Genoa possa ancora migliorare anche sotto l’aspetto realizzativo, e che finalmente sarà in grado di ammazzare le partite quando è il momento di farlo.
Ieri è stato palese anche la forza in più che abbiamo: un pubblico unito alla società che lotta insieme ad essa (a differenza proprio del Cagliari, per stessa ammissione dei tesserati sardi). Evitiamo gli autogol. Non superiamo la sottile linea rossa.

OVUNQUE E COMUNQUE

Stefano Zaghi
Stefano Zaghi
34 anni, ferroviere. Papà mi ha trasmesso la malattia per il Genoa. "E capire tu non puoi, se non sei come noi"

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