Cito la famigerata opera teatrale di William Shakespeare considerata a lungo commedia romantica per i temi amorosi e per la struttura ricca di elementi farseschi e giocosi, ma l’opera rientra a pieno titolo nel novero delle tragicommedie le quali fanno spesso capolino nel mondo Genoa.
La locuzione “molto rumore per nulla” è entrata nel gergo comune, sia di matrice inglese che non, per indicare un’esagerazione o un’assurdità riferita ad un fatto del tutto trascurabile o inconsistente.
Non voglio disturbare il grande scrittore inglese paragonando la sua opera ad una partita di calcio, ma dopo la partita contro il Modena è il primo confronto che mi è venuto in mente accomunando tutto quello che si è detto e scritto su Blessin a quanto accaduto nell’opera teatrale Shakespirana.
Nelle scorse settimane, in modo più intenso quella scorsa, si è discusso molto di Blessin e del suo modo di affrontare le partite in particolare quello di leggerle in corso.
Bene, ognuno ha espresso il proprio pensiero con netta maggioranza di giudizi negativi, forse anche condizionati dal fine stagione scorsa.
Credo che se fosse stato ingaggiato dopo la retrocessione molti giudizi sarebbero diversi.
In sostanza, secondo me, nei giudizi paga anche una retrocessione per la quale è quello che ha meno responsabilità di tutti, ovviamente dopo i tifosi.
Probabilmente qualche errore di “gioventù” lo ha commesso, qualche errore di “presunzione” anche, ma Sabato col Modena ha dimostrato di essere capace di tornare sulle sue decisioni e sul suo modo di interpretare il calcio e cosa più importante di aver saputo leggere la partita apportando sostituzioni corrette volte al mantenimento dl risultato.
Non abbiamo giocato contro il Real e di strada ce ne ancora tanta e piena di insidie, ma il fatto di aver affrontato un avversario di modesta serie B venuto a Marassi a chiudersi fino al gol preso giocando per prenderne il meno possibile ed essere riusciti a fare questo tipo di prestazione vincendo e soffrendo dimostra che probabilmente questo allenatore sta maturando, se così fosse, come sembra, farà di lui l’allenatore adatto ad affrontare una stagione che deve avere come obbiettivo e risultato solo un esito, per il gioco spettacolo posso aspettare. Dovevamo vincere? Abbiamo vinto, doveva sbagliare poco o nulla? Così e stato.
Quasi sicuramente assisteremo ad altre situazioni che potremo giudicare errori banali, ma il fatto che abbia cambiato atteggiamento tattico per la pioggia di critiche che gli sono piovute addosso o per il fatto che si sia confrontato con staff e giocatori ci fa ben sperare per il prosieguo del campionato.
Se avevamo bisogno di un segnale di maturità calcistica e un pizzico di umiltà sono arrivati, nel dopo partita ha ammesso che si poteva fare meglio, dal canto loro i calciatori seguano l’allenatore , se tutti gli interpreti faranno il loro dovere nel miglior modo possibile avrò la certezza di non aver disturbato William Shakespeare invano a prescindere dal risultato.