CHE ROBA E’ QUESTA SERIE B
DI Giulio Pontiggia
Se di calcio so decisamente poco, praticamente nulla conosco della serie B. Non l’ho praticata mai negli ultimi anni e quindi mi mancano anche categorie e riferimenti che, invece, mi permettono di orientarmi facilmente in serie A.
Una confusione che aumenta la mia sofferenza da tifoso già provata dai tormentoni genoani di questo inizio di campionato (la diatriba dei due portieri, la vicenda della fascia sinistra, la rigidità del mister….)
Contro questa situazione cerco di reagire osservando, leggendo, approfondendo per quanto posso; un certo tempo l’ho quindi dedicato ad osservare e riflettere su risultati e classifica dopo queste prime cinque giornate.
Probabilmente già a questo punto del campionato si cominciano a delineare situazioni che potrebbero confermarsi e consolidarsi da qui alla fine del campionato, anche se, certamente, con varie eccezioni.
Si può ipotizzare quindi che le prime 10 squadre della attuale classifica sono già in gran parte quelle da cui usciranno le promosse, sia per via diretta che, ovviamente, tramite i play off.
Le seconde 10 squadre saranno invece quelle che stazioneranno a metà classifica o combatteranno per non retrocedere.
Tra quei primi 10 si lascia fuori qualcuno? A detta di tutti i commentatori probabilmente il Parma, che ora staziona in 14ma posizione con 6 punti, a metà-bassa classifica (anche se potrebbe essere la riproposizione di quanto è successo alla società l’anno scorso).
Sempre tra queste prime 10 ci sono certamente squadre che hanno fatto una partenza bruciante ma la loro prestazione va ponderata rispetto agli avversari incontrati, al percorso fatto.
Concentrandosi sulle prime tre si può facilmente dire che certamente c’è una certa sopravvalutazione dovuta al calendario facile.
La Reggina rivelazione impressiona con i suoi 12 punti in 5 giornate, ma effettivamente non ha incontrato squadre importanti; l’unica prestazione da sottolineare è la vittoria fuori casa con la Spal (che però è stata la prima di campionato), per il resto ha battuto Ternana, Sud Tirol, Palermo e Pisa (che si è rivelata subito in grave crisi).
Il Brescia ha ottenuto gli stessi 12 punti con un percorso ancora più facile, vincendo con Sud Tirol, Como, Perugia e Modena; unica squadra di forza comparabile incontrata è stata il Frosinone, da cui ha rimediato tre pere a zero.
Il Cagliari, terzo a 10 punti e squadra ritenuta di alto livello, ha un percorso più controverso per quanto riguarda la valutazione del sue valore effettivo: due vittorie “facili” con Como e Modena, due meno scontate con Cittadella e Benevento (fuori casa), una sconfitta con la Spal.
Valutare il Genoa con questa logica non è facilissimo anche se devo ammettere che i segnali non sono troppo rassicuranti: i 6 punti raccolti con Venezia e Pisa, che prima dell’inizio si valutavano scontri di vertice, si ridimensionano a vittorie con due compagini partite molto male, dove la crisi infatti sta mettendo in dubbio le due panchine. I due incontri con due squadre comparabili sulla carta, Benevento e Parma, si sono risolti con due pareggi. L’unica partita fuori casa con una squadra di metà-bassa classifica, il Palermo, si è conclusa con una sconfitta molto deludente.
Balza anche all’occhio un altro fatto importante: le 8 squadre che al momento hanno più punti del Genoa sono ancora tutte da incontrare.
Per questo credo che più che l’incontro col Modena, certamente fondamentale in questo momento di campionato, sia meno importante delle successive due partite con Spal e Cagliari, due compagini che sembrano stare meglio di noi.
Certamente la partita di sabato prossimo è critica sotto molti aspetti; è soprattutto una partita di “ambiente”, fondamentale per ritrovare morale e rasserenare il clima che, purtroppo, si sta cominciando a respirare da noi. Critica anche perché il Modena, per contro, si trova in un brutto momento, la panchina di mister Tesser non è troppo solida, una situazione quindi simile a quella di Palermo quando le squadre trovano spesso le energie nervose per prestazioni superiori alle aspettative.
Ma le successive due sono molto più rilevanti per cominciare davvero, con “scontri diretti” alle candidate alla promozione, a erodere loro punti e scalare la classifica.
Rilevanti anche per capire che oggetto ha in mano la società, calciatori e mister compreso, quali contromisure eventualmente prendere ora e a gennaio, e quali ragionevoli aspettative dobbiamo avere noi come tifoseria.
Per il momento, in attesa dei risultati di questi 3 incontri, noi tifosi continuiamo a fare il nostro “lavoro”, impegnandoci al massimo per sostenere in campo e fuori i ragazzi, il mister e la società.
FORZA GENOA
Giulio Pontiggia