C’è stato un tempo in cui il tifo per la squadra del cuore, il Genoa!, era spontaneo.
Si andava alla partita, anzi, si andava al campo e si sventolava quello che si aveva in mano, un cappello, un fazzoletto.
La passione era la stessa di oggi, l’amore anche, erano gli albori, andava bene così, la storia è iniziata così!
Piano piano i giovani più intraprendenti iniziarono a formare i primi gruppi.
Per chi era bambino negli anni ’70 la “Fossa dei Grifoni” aveva, e ha tuttora, i contorni del mito.
Dire che eri andato nella “Fossa” ti faceva guadagnare un certo prestigio agli occhi degli altri ragazzetti.
Riguardare le foto di allora, con tanti dei fondatori della Fossa poco più che adolescenti, molti con i capelli lunghi, contornati da migliaia di giovani e giovanissimi, è un tuffo al cuore.
I primi striscioni, sciarpe e bandiere, tamburi e megafoni, lo sguardo innocente e gioioso, la consapevolezza di iniziare una lunga strada da percorrere tutti insieme!
Le foto, e forse i ricordi e la nostalgia alimentata dal tempo, trasmettono tutto questo.
Sabato sera, prima partita del Grifone in casa in serie B, la gradinata non è quella “giusta” ma non importa, è gremita di giovani e giovanissimi, sciarpe e bandiere (e se qualcuno non vuole avere bandiere che gli sventolano davanti può sempre andare a piano superiore o nei Distinti), c’è anche il tamburo e il megafono.
L’ entusiasmo, la passione e l’amore è quello degli albori, lo sguardo delle ragazze e dei ragazzi in gradinata riempono di gioia chi, come me, ha superato il mezzo secolo.
È uno sguardo innocente e gioioso, l’ho già visto, lo rivedrò alle prossime partite, inizia così!
Avere di fronte la gradinata Nord, inarrivabile, inavvicinabile, è da stimolo per questi splendidi ragazzi.
C’è una lunga strada da percorrere tutti insieme, lo sanno, c’è una lunga strada da percorrere difficile e meravigliosa, lo sanno questi giovani grifoni, Grifoni della Sud!
Grazie ragazze, grazie ragazzi!
Non è finita, non è mai finita, non finirà mai!
Forza Genoa
Alberto Scotto