24 Novembre 2024
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Streets of love

Ma quante sono le strade dell’amore?
Tante.
La strada che porta ai nostri partner, ai nostri genitori, ai nostri figli, ai nostri amici più cari.
E poi c’è la strada che porta al Genoa. Dura irta difficile come una ferrata, ma che non impedisce che 2.000 nel post Ferragosto vadano a Venezia e che più di 20.000 assistano alla prima partita in cadetteria.
Ecco io mi immagino già il cammino di ognuno di noi che si avvierà in questo caso sì in pellegrinaggio al nostro tempio. Mi piacerebbe con un drone alto, un satellite, vedere lo sciamare di persone che come attratte da una calamita s’incamminano verso il Luigi Ferraris.
Ma ancora di più pensare alla strada che farà ognuni di noi. La preparazione condita da riti scaramantici, quella maglia, quella sciarpetta, quella foto sul cellulare.
In un movimento senza troppe parole, già di nostro parsimoniosi, saluti sbiascicati, parole strascicate.
Pulsazioni in aumento e pressione a salire. Eccoci a passi sempre più veloci, tempie compresse, corso Sardegna, De Stefanis. Tornelli là dove c’erano i ciungai alla menta doppia menta e i botteghini minuscoli ora c’è un tornello che non funziona e addetti in pettorine arancioni che ti aiutano a superare queste cavalli di frisia.
E ora liberi verso i colori il verde del campo e il rossoblù tutto attorno, in apnea come Maiorca e Bottesini.
La Nord canta. È tutto velocizzato. Ansia. Ci siamo e ci saremo sempre…
Ecco la nostra strada d’amore, un amore che ti conquista, un amore che deve ancora arrivare all’acme, un amore che talvolta ti tradisce e ti ferisce, ma di cui non puoi fare a meno: la nostra strada d’amore.
E allora nel silenzio di questa notte mettete in cuffia Streets Of Love by Rolling Stones.

 

Giulio e Giamba
Giulio e Giambahttps://genoa.music.blog/
Giulio e Giamba due ex ragazzi innamorati di Genoa da sempre. Dai nostri Nonni e dai nostri Padri che per mano ci portavano Ä u Campo, che ci raccontavano storie rossoblu, che ci hanno trasmesso l’amore per il Vecchio Balordo. Ci siamo conosciuti al lavoro, uno Cliente l’altro Fornitore, ma già dopo 15 minuti stavamo parlando di Genoa e oggi circa 30 anni dopo non esiste ancora telefonata o incontro che non inizi parlando di Genoa, succede sempre e i nostri colleghi che non hanno la fortuna di essere Genoani come noi ci lasciano soli e vanno a prendere il caffè. La prima bandiera? quadrata a scacchi rosso blu, l’emozione più forte? a Liverpool con la doppietta di Pato, la gioia più grande? il Principe che saluta con il tre sotto quelli la, il ricordo indelebile? il Capitano che esce dagli spogliatoi e corre sotto la Nord.

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