Amo il finale delle storie raccontate dal grande Genoano Alberto Scotto: non è finita, non è mai finita e non finirà mai.
Cosa? La passione e l’amore per il Genoa.
Anzi ora è il momento del riscatto. Tutti noi abbiamo bloccato lì nella bocca dello stomaco l’urlo liberatorio in attesa del primo gol. Sarà un boato pazzesco. È l’urlo della revanche, la rivincita, il riscatto. Riprendiamoci la A. Questa idea si è appiccicata alle nostre retine e come cavalli col paraocchi non pensiamo ad altro.
Quando arrivano i nuovi acquisti? Giriamo tra Realtà Genoana, DNA Genoa e futbalmarket, con impazienza alla ricerca del nome, alla scoperta di un giocatore.
Son tempi buoni, ma occorrono razionalità, concretezza e progettualità.
Razionalità. C’è una fila di oltre 70 giocatori da smaltire. Abbiamo preso un manager col compito di smagrire l’organico. Matteo Scala.
E poi concretezza. Ruoli scoperti. Scommesse ed esperienza. Martinez in porta e Ilsanker davanti alla difesa. Coda il bomber esperto.
Progettualità. Gruppo che cresce Don Dransfield e Mladen Sormaz Football analystics. Genoa, organizzazione. Spors, Klos, Arenz. Primavera a Gilardino. Dimensione e messaggio di quanto valga e conti il settore giovanile per il gruppo.
E allora conviene aspettare.
Godersi la campagna silenziosa, il ritiro tirolese, le amichevoli e la Coppa Italia. Pronti a scattare il 13 agosto per volare in un campionato difficile.
Sono tempi buoni, e mentre lo penso scattano sul piatto gli 𝗖𝗵𝗶𝗰 𝗰𝗼𝗻 𝗚𝗼𝗼𝗱 𝗧𝗶𝗺𝗲𝘀. La puntina prende la polvere dal disco. Mentre gira passo quella specie di spazzolina ricoperta da un panno tipo velluto rosso. Il disco scoppiettando mi porta nei tempi in cui la Spagna usciva dal franchismo. Il respiro della libertà. Prima guardavo le punte dei piedi ora scorgo l’orizzonte.
Non è finita non è mai finita. Il bello sta per iniziare.