FONDATO SUL NULLA
Di Giulio Pontiggia
Non ho mai seguito il calciomercato in vita mia, lo ritenevo fondato sul nulla, una presa in giro, un inutile dispendio di energie per tutti, giornalisti e soprattutto tifosi.
Non seguivo il calciomercato anche perché quello del Genoa era deprimente, privo di logica, una porta girevole impazzita che cacciava dentro e fuori giocatori senza un senso.
Arrivata la nuova proprietà, ritrovata la passione, la curiosità e la voglia di partecipare, anch’io quest’anno seguo spasmodicamente la macchina mediatica del calciomercato.
E ho avuto piena conferma che è veramente fondata sul nulla.
Come sempre, due numeri bastano a far giustizia di milioni di parole.
Infatti è sufficiente confrontare le operazioni effettivamente concluse con le informazioni con cui ci bombardano i vari organi di stampa, più o meno seri, più o meno fantasiosi; è sufficiente guardare con attenzione i “tabelloni” di Sky e Gazzeta dello Sport (per la serie A, naturalmente, perché la B è ancora meno considerata).
Non mancano discrepanze e inesattezze (altro indice dell’accuratezza che le testate mettono sull’argomento) ed è quindi meglio incrociare i dati con Transfermarkt; con un po’ di fatica i dati sono chiari.
Escludendo tutti i fine prestito, fine contratto e svincoli vari scopriamo che, ad oggi, su venti squadre ben nove non hanno concluso nessuna operazione.
Chi vince per dinamismo è l’Udinese che ha preso 3 calciatori (Buta, Lavric ed Ebosele, quest’ultimo un terzino di 20 anni in prestito gratuito) e ne ha ceduto 1 (Stryger Larsen)
Seguono, con due acquisti, il Napoli, che ha preso Olivera e Kvaratskhelia; e il Lecce con Ceesay e Brancolini (un 2001, valore 200 mila); entrambe han fatto zero cessioni.
Poi quelle che al momento hanno confermato un solo giocatore che sono il Sassuolo (Agustín Álvarez), Inter (Onana), Lazio (Marcos Antonio), Roma (Matic, insieme alla precedente forse l’unica operazione di mercato un po’ più significativa); simpaticamente ridicole le situazioni di Cremonese e Monza che sembra facciano tremare la terra ma al momento han chiuso un’operazione a testa, cioè rispettivamente il nostro Vasquez e Ranocchia.
Fanalino di coda di quelli che han concluso qualcosa sono Sampdoria e Spezia con un riscatto a testa, rispettivamente Sabiri e Agudelo.
Nel frattempo però i giornali ci bombardano di mille piste, idee e elucubrazioni, fan parlare procuratori, commentatori, allenatori, vecchie glorie, profeti, messia, calciatori in pensione e in attività, mogli, amici e parenti, ci massacrano le meningi con i tormentoni indigeribili fritti e rifritti più volte al giorno (Dybala, Lukaku, Di Maria…).
Il Genoa, in questa classifica della concretezza non si piazza quindi male avendo concluso un’operazione in entrata (Ilsanker) e una in uscita (Vasquez).
A me questa analisi è servita; la consiglio vivamente a tutti i fratelli genoani agitati e rabbiosi.
Le chiacchiere viaggiano ad una velocità, i fatti ad un’altra.
Atteniamoci ai fatti.
Forza Genoa, dall’inizio e per sempre.
Giulio