21 Novembre 2024
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Genova

NOI E VOI

È proprio necessario? Ne abbiamo davvero bisogno? Non potete davvero farne a meno? Si. Non parlo di NOI, ma di VOI. VOI che non avete perso occasione di lanciare improperi verso chiunque della società e dello staff, la maggior parte delle volte fermandovi al titolo di un articolo e con contestualizzando la frase detta. VOI che commentate ogni voce, ogni sussurro, con maliziosa ironia. VOI che giudicate ovunque, chiunque, qualunque. La maggior parte delle volte con quasi nessuna competenza. La retrocessione ha ferito tutti. Nessuno è andato in B felice. Ed i cori, il tifo, la Nord compatta, il corteo sono i simboli di una fede incrollabile, di un amore talmente profondo da sfociare nella pazzia.

Ma VOI li denigrate, li insultare. Come insultate chi, seppur ferito, non crolla ma ancora nutre speranza. Perché finalmente alle spalle c’è una società. Che ha sbagliato e sbaglierà ancora (solo chi fa sbaglia, o vale solo per VOI nel vostro piccolo?) ma che ha tracciato il sentiero per un progetto che punta alla stabilità economica, finanziaria e di risultati. VOI siete menabelini fini a VOI stessi. Nulla che va bene, nemmeno è iniziato che già criticate il calciomercato, criticate l’allenatore, criticate chiunque. Se vuoi costruire un grattacielo che si aggiunga allo skyline e ne faccia parte per anni ed anni, devi progettarlo bene e serve tempo per renderlo stabile e sicuro. Altrimenti lo puoi tirare su immediatamente, ma non lamentarti se poi crolla dopo poco tempo…Ecco, io speravo che non ci fossero più i NOI ed i VOI.

Che quell’epoca fosse finita. Che il popolo genoano tornasse compatto a ruggire. Ma pare che a VOI la divisione piaccia. Che VOI vogliate tracciare le differenze. Che a VOI faccia comodo la tensione, il fucile puntato, il non voler dare tempo e volere subito la testa di qualcuno. Finalmente si ha una base di cui partire, una continuità, una progettualità. Ma a VOI non va bene. Eppure la gestione passata ha dimostrato come il vivere alla giornata abbia portato solo delusioni. VOI continuate ad essere VOI. Perché io e molti altri siamo orgogliosi di essere NOI.

OVUNQUE E COMUNQUE

Stefano Zaghi
Stefano Zaghi
34 anni, ferroviere. Papà mi ha trasmesso la malattia per il Genoa. "E capire tu non puoi, se non sei come noi"

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