Quello vissuto ieri è stato un sogno, un sogno a occhi aperti.
Non si è trattato di festeggiare una retrocessione, chi lo sostiene mente sapendo di farlo.
Nessuno è contento di perdere, ma le sconfitte, non solo quelle sportive, si possono affrontare in molti modi.
Il problema è che a Genova non va mai bene niente, nel caso specifico, non va mai bene quello che fa una parte della città, e come nel resto d’Italia, di cultura sportiva, non vi è traccia.
La sconfitta in assenza di cultura sportiva è vissuta come un’onta, un marchio indelebile, e non come è giusto che sia, un momento di riflessione, di ripartenza con rinnovata energia e passione!
Così i “soloni” sono sempre pronti a giudicare, a puntare il dito, rimestano nel torbido per fare notizia, per dire che avevano predetto tutto e cosa tristissima, spesso e volentieri, lo fanno a senso unico.
Ora siamo di fronte ad un evento mai visto, rivoluzionario, e non volerlo ammettere è semplicemente da sciocchi o da persone in malafede.
Il Genoa retrocede e i giovani che riempiono come non mai la Nord decidono di cantare, ininterrottamente, per più di due ore e a fine partita sfilare in corteo, a migliaia, lungo le strade della città.
Capisco il fastidio, l’invidia e lo stupore di quelli lá, ma gli altri, quelli che si ostinano sempre a criticare, perché lo fanno?
Care ragazze e ragazzi della Nord ieri avete dimostrato, una volta di più, di che pasta siete fatti, di che pasta sono fatti i genoani!
Voi rappresentate tutto ciò che di bello e pulito ci può essere nell’amore irrazionale, incapibile e incocepibile per il Grifone, e lo avete dimostrato nel momento più duro, sportivamente parlando, della vostra vita.
Un sogno a occhi aperti, ce lo avete fatto vivere voi, voi e tutti quelli che in corteo hanno portato i propri figli piccoli.
Al mio fianco nella Nord c’era una coppia con un meraviglioso grifoncino di sei mesi, i miei tre grifoncini (ormai grandicelli) erano sparsi in gradinata.
Vivere una retrocessione con l’atmosfera di ieri, nonostante l’amarezza e la delusione, da forza e speranza per il futuro sportivo, ma non solo!
Un sogno a occhi aperti, care ragazze e ragazzi della Nord, la voglia di esserci, tutti insieme, uniti dall’amore e dalla passione per il dannato vecchio Grifone.
Un sogno a occhi aperti, ce lo avete, e ve lo siete, regalato!
Non è finita, non è mai finita, non finirà mai!
Forza Genoa!
Alberto Scotto