21 Novembre 2024
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Genova

ORA I FATTI

E’ finita l’agonia che mi ha accompagnato tutta la stagione.
Numeri implacabili che emettono una sentenza senza dubbi meritata, 59 Gol subiti, solo 27 fatti, 17 sconfitte, non moltissime, ma solo 4 vittorie, un gioco per nulla pericoloso per gli avversari.
Molti errori e di ogni genere, dalla preparazione della rosa in estate,  errori sul campo, errori di strategia dei nuovi e qualche errore arbitrale, ma secondo me questi ultimi poco incisivi.

Questo è il verdetto del campo che sportivamente lo accetto anche se doloroso.
Non intendo prendermela con qualcuno a tutti i costi per placare rabbia, delusione ecc ecc…passeranno con il tempo, a mio avviso non porterebbe vantaggi anzi probabilmente fare processi e cercare colpevoli a tutti i costi nuocerebbe all’ambiente ritrovato.
Si possono trovare le ragioni senza condannare nessuno.

E’ assolutamente  doveroso che chi sa di aver commesso errori faccia tesoro di questi per non ripeterli e per cercare di non farne altri di diversa natura, il Presidente si è assunto le responsabilità, bene ora si lavori sodo per farci tornare dove meritiamo di stare.
La nostra è una piazza esigente, ma sappiamo  quanto sia difficile fare calcio a certi livelli quindi, secondo me, si parli chiaro, si  esponga quello che si vuole fare senza proclami che portano a voli pindarici senza creare forti aspettative per obbiettivi non raggiungibili a breve termine.

Piace a tutti sentir dire certe cose per la propria squadra di calcio, “siamo qui per andare in Europa”, “siamo qui per internazionalizzare il Club”, “sarà un nuovo rinascimento……” adesso è il momento di parlare con i fatti, in questi mesi i Genoani hanno dimostrato che sono disposti a pazientare, non chiedo  lo scudetto o la Champions, ma qualcosa di molto più abbordabile: la dignità calcistica che faccia si che il mio  Grifone non debba vivere le umiliazioni sopportate in questa stagione, sia chiaro che non mi riferisco ai festeggiamenti e/o funerali dei frustrati della delegazione del ponente cittadino, ma a quanto visto sul campo  in questa stagione, la dignità di un bambino di 8 anni  che dopo il 3 a 0 di Napoli e la retrocessione in B dice di volersi mettere la felpa del Genoa per entrare in classe il giorno dopo.

Voglio vedere una squadra che gioca a calcio, che mette in difficoltà tutti e che sputi sangue e sudore al di la del risultato, non mi sembra di chiedere qualcosa di impossibile.
Modena, Firenze, Piacenza, Pizzighettone, Castel di Sangro, Liverpool, Amsterdam, Valecia o Praga non mi frega niente  dove gioca il Genoa io ci sarò sempre a sostenerlo, insieme ai mie fratelli Genoani siamo capaci di fare cose straordinarie  per stare al fianco del Genoa  e per sostenerlo, per questo pretendo chiarezza  e non titoli di giornali.

Come sempre attendo la campagna abbonamenti, io ci sarò!

 

Alessandro Brusatin
Alessandro Brusatin
Alessandro Brusatin, non sono tifoso, sono geneticamente Genoano. Questo e tutto e spiega tutto!

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