La Domenica è stata lunghissima……inizia con la sveglia alle 3:30, un primo appuntamento alle 4:15 sotto casa della Francy che scende carica come una sveglia vestita tutta di RossoBlu.
Alle 4:45 arriviamo alla rotonda di Bolzaneto a caricare Lorenzo e ad aspettare gli atri della seconda macchina.
Alle 5 si parte, un primo caffè, non mi ricordo in quale Autogrill, siamo carichi e speranzosi convinti che faremo la partita, ci basta quello, vincere al Maradona sarebbe un’impresa enorme, possiamo solo fantasticare sperando che loro non giochino alla morte.
Si riparte, cerchiamo di tenere una velocità che consenta di arrivare a Napoli per farci una pizza e qualche sfogliatella seguendo sempre la carovana RossoBlu.
Dopo altre 2 soste, si riveleranno troppe, alle 13:00 arriviamo all’area di servizio San Nicola dove si concentrano i tifosi ospiti. Qui ci rendiamo conto che se aspettassimo tutti i pullman e tutte le auto non arriveremo in tempo per il fischi di inizio di Massa.
Quindi decidiamo di continuare verso il Maradona facendoci spiegare la strada da un poliziotto che si rivela simpatico e collaborativo, ci suggerisce anche una pasticceria per prendere Babbà e Sfogliatelle.
Andiamo, ma all’improvviso i nostri compagni di viaggio, che ci precedono, cambiano direzione e prendono verso Scampia, noi li seguiamo. Manca un’ora e mazza quindi siamo piuttosto tranquilli.
Mai tranquillità fu più tradita, iniziamo una gincana nelle sopraelevate Napoletane con alternanza di code infinite per il nulla per le strade di Scampia dove si percepisce quell’aria che solo Napoli sa trasmettere.
Iniziamo a preoccuparci per il tempo che stiamo perdendo, intanto si sono fatte le 14:30, innervositi dal ritardo e dagli automobilisti di Napoli che passano da ogni direzione in ogni direzione, gli scooterisi, rigorosamente senza casco quasi tutti in 3 sembrano serpenti in una buca in cerca dell’uscita serpeggiando all’impazzata tra gli ostacoli, succede anche a Genova ma non così…….
Qui abbiamo capito che se volevamo vedere la partita avremmo dovuto adeguarci alla situazione, quindi chiudiamo gli specchietti della macchina e inizio a fare le stesse manovre che vedo fare ai Partenopei.
Devo dire che è ha una bella sensazione poter fare quello che ti pare completamente fuori dalle regole cercando solo di perseguire il proprio obbiettivo, Vigili e carabinieri aiutano, rimangino inermi a tutto quanto succede sotto ai loro occhi, anzi spesso agevolano manovre da ritiro patente.
Riusciamo ad arrivare nei pressi dello stadio però dalla parte della Curva A, vedendo solo tifosi Napoletani proviamo a chiedere se ci sanno indicare il parcheggio ospiti chiedendo specificatamente il nome della Via dove dobbiamo andare, nessuno sa niente, vabbè abbiamo capito che non siamo graditi non solo da quello, ma in modo particolare dagli sguardi che ci riservano.
Ad un certo punto mettiamo il più classico degli aiuti, il navigatore, non lo avevamo usato prima non perché ce ne eravamo dimenticati, ma semplicemente era impossibile prestare attenzione alle sue indicazioni vocali contemporaneamente ai rumori di sottofondo del traffico e della Citta.
Ci siamo manca un Kilometro facendo un giro assurdo che in linea d’aria sarebbe di 100 metri, ma non abbiamo le ali quindi…….
La coda è completamente ferma, la partita è iniziata la ascoltiamo alla radio, quindi radio, navigatore, clacson, urla, parcheggiatori abusi che ti infilano la testa dal finestrino per proporti parcheggi improbabili a prezzi modici con la consegna della chiavi promettendo di riconsegnarle alla fine della partita e il caldo che inizia ad essere insopportabile decido di fare la manovra delle manovre, l’ultimo Kilometro contro mano. Non mi sono inventa nulla ho solo seguito altre auto. Anche in questo caso i Carabinieri agevolano queste manovre risolvono l’ingorgo, in realtà servono solo ad usare più prepotenza di altri.
Siamo arrivati al parcheggio, entriamo allo stadio al 15esimo, abbiamo già colpito una traversa, il resto della partita è superfluo raccontarlo. Per arrivare allo stadio ho guidato dalle 4:00 alle 15:15, 11 ore e 15 minuti circa.
Finita la partita si risale in auto alle 18:00, questa volta riusciamo a prendere quasi subito la tangenziale, anche in questo caso con manovre locali, mi sento a mio agio…..
Ovviamente coda fino all’autostrada e poi via verso Genova, un passaggio suggestivo alle spalle di Napoli con sullo sfondo il Vesuvio che padroneggia sul Golfo, al primo impatto uscendo dalla galleria della sopraelevata il colpo d’occhio è quello di vedere la Superba dal Righi, merita una foto.
Fino a Roma Sud il traffico è intenso ma scorrevole, riapro gli specchietti, mi ero già abituato a guidare senza.
Mentre torniamo indietro ascoltiamo il posticipo di Cagliari, stranamente il morale non è dei peggiori, siamo stanchi di fare conti per la classifica, in un momento di accettazione del verdetto abbiamo avuto tutti e 3 lo stesso pensiero , speriamo che l’Inter segni e metta fine a questa stagione maledetta ed interminabile. Quando arriva il verdetto sentiamo quasi una liberazione, la Francy con entusiasmo che trasmette con una naturalezza imbarazzante fa la lista delle trasferte da fare il prossimo anno in cadetteria con ancora qualche riserva aspettando i Play Off.
Siamo stanchi, delusi forse siamo anche pazzi, ma siamo pronti a ripartire per sostenere quello che muove a ritmo frenetico il nostro cuore RossoBlu.
Dopo aver lasciato i vari Fratelli Genoani alle loro destinazioni arrivo a casa alle 3:30 dopo altre 9 ore e 30 minuti di guida sostenuta da 3 caffè e una RedBull.
A 23 ore dalla partenza ho guidato 20 ore e 45 minuti.
Questa è stata la nostra giornata, identica a quella altri 1197 Fratelli Genoani, questo è il nostro essere Genoani.
Con il senno del prima e del poi mai come ieri lo striscione “COMUNQUE E OVUNQUE” è stato esposto con cognizione di causa.
Ne pizza ne sfogliatelle, ne è valsa la pena, ne varrà sempre la pena, quanto è bello essere Genoani!