21 Novembre 2024
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Mimmo non aver paura

Passate un’po rabbia e di delusione per la partita di Sabato, quindi con più lucidità, ritengo doveroso dedicare un pensiero tutto mio a Mimmo.
La canzone di Francesco De Gregori dedicata a Di Bartolemi oltre ad essere una bella canzone dal punto di vista della melodia è diventata un’icona musicale, a mio avviso  dovrebbe essere inserita come colonna sonora di tutte le scuole calcio.
Parte del testo di questa  canzone calza a pennello con quanto accaduto Sabato al  96° sotto la gradinata più bella del mondo, un momento indimenticabile che rimarrà scolpito nella nostra  memoria, uno dei tanti  episodi che  sarà raccontato ai nipoti davanti ad un camino acceso per catechizzarli alla Genoanità. Si, anche se l’esito non è stato quello sperato questo episodio  è l’essenza del nostro “essere” calcistico della nostra storia di Genoani.

“NINO” MIMMO NON AVER PAURA DI SBAGLIARE UN CALCIO DI RIGORE”  Mimmo non ha avuto paura, ha preso quella palla che pesava come una palla medica,  l’ha messa  sul dischetto senza indugi.
“NON E’ MICA DA QUESTI PARTICOLARI CHE SI GIUDICA UN GIOCATORE” a caldo qualche imprecazione te l’ho mandata, ma  è davvero così Mimmo non posso giudicarti per quell’errore, ma posso farlo solo per  quello che sei  stato e che  sei per il Genoa, quell’errore è un dettaglio capitato nella partita più sentita  dal popolo, ma in realtà non ha inciso troppo sul nostro destino, anche se fosse  avrebbe una percentuale bassissima sulla classifica finale al pari di tanti errori commessi in questo campionato  da tutti i componenti della rosa.

“NINO “MIMMO” CAPI’ FIN DAL PRIMO MOMENTO, L’ALLENATORE SEMBRAVA CONTENTO, E ALLORA MISE IL CUORE DENTRO LE SCARPE, E CORSE PIU’ VELOCE DEL VENTO, PRESE UN PALLONE CHE SEMBRAVA STREGATO, ACCANTO AL PIEDE RIMANEVA INCOLLATO” si Mimmo hai capito subito cosa significava quel pallone, il cuore nelle scarpe lo avevi ne sono certo, forse anche il piede è rimasto incollato, la cosa sicura di questo pezzo del testo è il fatto che il pallone era stregato, lo è stato dall’inizio di questa travagliata stagione.  Un attimo prima del tiro, al fischio dell’arbitro il silenzio era surreale, dalla tv non si sentiva nemmeno un gemito provenire dallo stadio, questo ha contribuito e rendere quel pallone davvero davvero pesante come una roccia, ma tu sei Mimmo, il Capitano e hai tirato, ovviamente solo chi si tira indietro non sbaglia!
Sono uno di quelli che ti ha criticato quando sembrava che andassi via, mi sentivo tradito dal mio Capitano. Poi hai deciso di rimanere per contribuire alla salvezza, con il senno di poi sono contento che sei rimasto anche se quel pallone lo hai sbagliato, non importa più Mimmo perché ho  visto di che pasta sei fatto al di la di qualche screzio tecnico che in una stagione così tesa ci può stare.

Vai avanti a testa alta  con onore,  lo meriti e io te lo devo insieme alla scuse per averti criticato nei mesi scorsi e per averti insultato, a caldo, dopo il rigore di Sabato, a freddo posso solo dirti “Grazie Mimmo per aver tirato quel rigore” mi hai dato un’altra storia emozionante  da raccontare ai futuri Grifoni……. racconterò che dopo eri triste e ciò dimostra che la tua anima è ancora viva.
P.S. mi devi un telecomando della TV Samsung………………

Alessandro Brusatin

Andrea Stegani
Andrea Steganihttps://www.realtagenoana.it/2021/02/05/mio-padre-genoano/
47 anni, grafico web designer. Il Genoa è la mia malattia fin da bambino. Mi ritrovo molto in questa citazione: non amo il calcio, amo il Genoa!

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