ARIA SOTTILE
Di Alberto Scotto
Siamo gente di mare, si, gente di mare circondata e quasi schiacciata dai monti.
Questi monti così vicini che sembra di poterli abbracciare, di poterli conquistare.
Siamo gente di mare che guarda ai monti, così vicini che quando tira la tramontana, se ne sente il respiro.
Ieri nella Nord si sentiva il peso dei monti protesi verso il mare.
Ma c’era anche la consapevolezza che tutti insieme, avremmo potuto spingere questo dannato e amato Vecchio Balordo, a scalare un monte.
Un passo dopo l’altro, scalare un monte è faticoso, un passo dopo l’altro, anche se i polmoni scoppiano nel petto, anche se le gambe cedono per la mancanza di ossigeno.
Aria sottile è quella che si respira sui monti, aria sottile, povera di ossigeno.
Era questa la sensazione oggi, mancanza di ossigeno, sugli spalti e in campo.
Siamo gente di mare, ad un passo dai monti, caparbia gente di mare, così caparbia da scalare monti, un passo dopo l’altro.
Anche se manca l’ossigeno.
L’ aria sottile che si respirava ieri al Ferraris, invece di soffocarci, ad un certo punto ci ha fatto gonfiare i polmoni.
Proprio quando in campo, l’aria sottile incominciava ad avere la meglio, la Nord, nonostante i polmoni che scoppiavano nel petto, ha dato l’ennesima spinta, quella finale.
Abbiamo respirato l’aria sottile, noi gente di mare, abbiamo vinto la mancanza di ossigeno, un passo dopo l’altro.
Pare che l’aria sottile renda folli.
Folli d’amore per il Grifone!
Non è finita, non è mai finita, non finirà mai!
FORZA GENOA!!!!
Alberto Scotto