C’è chi dice che finché non ci sarà la condanna della matematica ci spera.
Giusto atteggiamento. Atteggiamento coraggioso e forse un po’ sognatore.
Chi scrive, invece, ha perso le speranze.
Con il triplice fischio dello scarso arbitro Aureliano, vengono forse strozzate ed azzerate le ultime speranze di salvezza.
Proprio nella giornata in cui tutte le dirette concorrenti hanno perso le loro gare; proprio nella giornata in cui chi, fino a due settimane fa si sentiva sicuro di una salvezza ormai conquistata, perde partite e certezze, proprio in questa giornata, si è forse giunti al capolinea.
Un crudele gioco del destino che bene fa scopa con l’epilogo di questa non certo fortunata stagione.
Rigori negati, salvataggi sulla linea, pali e gol “mangiati” sono la pietanza di questo maledetto campionato.
Certo non si può ascrivere solo alla cattiva sorte ed agli errori arbitrali l’insuccesso di questa, stagione.
Errori ne sono stati commessi, a manciate, dall’ex proprietario in testa, ma anche dalla nuova presidenza.
Ma non è certo questo il momento di fare processi…
L’obiettivo è quasi certamente sfumato, ma il campionato deve ancora scrivere la parola fine.
Ci sono gare da onorare, incontri da giocare e vincere.
Questo popolo, che per inciso stupisce solo chi non lo conosce, merita di vedere qualche vittoria. Di gioire!
Sono lunghi quasi due anni di astinenza alla vittoria con i tifosi sugli spalti.
Quei tifosi che, innamorati della propria squadra come mai nessuno, meritano di vedere vincere e combattere.
Meritano di vedere gol e prestazioni.
Sarà troppo tardi, ma non può e non deve finire così senza nemmeno gioire per un gol o per una vittoria.
Un popolo che merita ben altro e che si stringe una volta in più attorno al Suo Genoa.
Che dire!!??
Solo applausi. Tanti
ferra