Sono quasi le 11 di sera del 23 febbraio, ho passato la serata sulle varie pagine social a leggere i commenti sulla notizia battuta nel pomeriggio: Criscito in partenza a Marzo!
I commenti sono molti e di varia natura, più o meno divisi a metà tra ringraziamenti e critiche, qualche offesa che ritengo ingiusta per il fatto che non si dovrebbe mai offendere nessuno ” OVUNQUE” vada a giocare e “COMUNQUE” non merita offese, anzi qualunque sia la sua strada credo meriti i ringraziamenti per quello che è stato e per quello che ha fatto da calciatore del Genoa, senza dimenticare che un anno fa ha rifiutato Firenze rinunciando ad un ingaggio di tutto rispetto.
Fatta questa premessa, prendendo la notizia per buona e vera, faccio qualche pensiero ed il primo che mi viene in mente è quello che, come ho imparato nella vita ed in modo particolare nel lavoro che faccio, la verità, più o meno, sta quasi sempre nel mezzo, ma probabilmente la verità vera noi tifosi non la sapremo mai.
Se faccio prevalere la ragione mi dico: è un calciatore professionista, ha 35 anni o giù di li, può prendere l’ultimo contratto buono della sua vita e si può fare un’esperienza in in un paese che a molti livelli è al top, qui tecnicamente non ci serve più ecc… ecc….
Se faccio prevalere il sentimento mi dico invece che: è il Capitano, è cresciuto qui ed è diventato un professionista grazie a questi colori, ha dichiarato che vuole finire la carriera con questa maglia, si è sempre dichiarato tifoso di questa squadra.
Quindi mi sarei aspettato che avesse preso per mano tutti i suoi compagni per provare a fare il miracolo mettendoci la faccia e il sudore, se non ci fosse riuscito nessuno lo avrebbe processato.
Abbiamo sempre dimostrato che, anche se si è perso, quando esci dal campo con la maglia talmente sudata che non riesci nemmeno a toglierla perché ti rimane attaccata alla pelle prendi gli applausi, vedi Venezia 3 giorni fa….
Invece se fosse riuscito il miracolo gli avremo fatto un monumento e sarebbe passato alla storia come il Capitano del miracolo.
A prescindere dalla notizia di oggi, mi sarei aspettato che, anche se infortunato, nelle ultime 3 partite andasse con i compagni in ritiro e in campo a dare sostegno e a caricare i più giovani e i nuovi facendogli capire cosa significa quello che ha sempre detto, cioè indossare quella maglia.
Certamente non sarà potuto esserci per motivi giusti e importanti, ma da uno che è diventato quello è soprattutto grazie al Genoa e baciava la maglia ad ogni gol che faceva…………………………..
Non so cosa prevale se la ragione o il sentimento perché la notizia è fresca quindi sono ancora confuso e combattuto, in più come ho detto prima la verità sta quasi sempre nel mezzo, ma una certezza ce l’ho: Capitani con C maiuscola che meritano tutto il nostro rispetto ce sono stati, 2 su tutti Gianluca Signorini e Marco Rossi, tutti gli altri, sono stati calciatori professionisti magari tifosi e innamorati di questa maglia, ma solo calciatori.
Poteva rimanere nella storia come gli altri 2 invece rimarrà nella memoria di tutti noi, sicuramente nella mia, come uno che ha seguito il suo percorso da professionista, insomma uno dei tanti che sono passati da qui.
Non succede ma se succede gli chiederei di avere la maturità ed il buon gusto non salire sul carro facendo post sui social visto che ha deciso di saltare giù mentre il carro stava sbandando sull’orlo di un precipizio.
Anche nel caso il carro andasse giù dal precipizio, come sembra probabile, gli chiederei di non farsi sentire dando solidarietà a tifosi che ha abbandonato in uno dei momenti più difficile della loro storia recente.
Con sincerità gli auguro il meglio per la sua carriera.
P.S: se la notizia non fosse vera ho scritto cazzate.
Alessandro Brusatin