PENSO E RIPENSO
Di Alessandro Brusantin
Penso e ripenso e ripenso ancora,
mi chiedo : perché riusciamo ad amare il Genoa sempre, ma in modo viscerale quasi da provare dolore fisico per amore e passione nei momenti peggiori??
Forse perché soffrendo escono sentimenti che quando si sta bene non affiorano?
Forse perché i genoani viventi non hanno mai visto un trionfo?
Forse perché nei momenti bui l’essere umano si coalizza ?
Forse perché inconsciamente non vogliamo esporre il fianco a quelli della delegazione ponentina?
Forse perché spesso quando abbiamo visto il baratro siamo sempre rinati?
Forse perché abbiamo il bisogno di credere in qualcosa per vedere un futuro?
Forse perché siamo consapevoli di essere la storia del calcio in Italia?
Forse perché siamo andato in 8 mila a Modena?
Forse perché i nostri padri ci hanno trasmesso questo?
Forse perché riempiamo lo stadio con il Cosenza?
Forse perché abbiamo visto la traversa di Grabbi e il gol di Dante Lopez?
Forse perché abbiamo avuto Fossati, Spinelli, Nube che corre, Scerni, Massimo Mauro e il giocattolaio?
Forse perché non siamo riusciti mai a vedere un giocatore buono per più di 12 mesi?
Forse perché siamo stati i primi a vincer a Liverpool?
Forse perché andiamo allo stadio e non conta il risultato?
Forse perché andiamo in trasferta sapendo già come finirà?
Forse perché se il gioca il Genoa non ci interessa un appuntamento galante?
Forse perché non abbiamo mai avuto 2 episodi fortunati di fila?
Forse perché sappiamo di essere tutti fratelli sotto questa bandiera?
Forse perché qualcuno è meno fratello di altri?
Forse un pò di tutti questi perché, ma in modo particolare perché non sappiamo essere diversi……….
FINO ALLA FINE, OLTRE, SEMPRE “COMUNQUE E OVUNQUE”
#èpossibilechesuccedalinpossibile
Alessandro Brusantin