Biglietto di sola andata per il Grifone, perché contro il Venezia o si vince o si è fuori anche se comunque un piede e mezzo al Purgatorio l’abbiamo già, ma non bisogna disperare così tanto perché ci sono ancora tredici partite prima della fine del Campionato.
È anche vero che per non farci risucchiare totalmente dalla Serie B bisognerebbe iniziare “come dire” … a portare a casa quei tre benedetti punti?
Punti che si fanno inseguire neanche fossero il boccino d’oro nel gioco del Quidditch ad Hogwarts…
Domenica scorsa contro la Salernitana non ho visto quella grinta che pensavo di trovare e che ancora adesso mi chiedo 《Chissà dove sarà finita… si sarà forse persa negli spogliatoi del Ferraris?》.
Era una partita fondamentale, quella decisiva, da vincere con le maglie zuppe di sudore ma così non è stato.
La cura Blessin, che a me personalmente come allenatore piace, ha fatto bene perché ha portato una ventata d’aria frizzantina e un bel cambiamento ma basta collezionare pareggi, basta vie di mezzo. È arrivato il momento di vincere e per forza dobbiamo farlo al Penzo.
Si andrà a sfidare una squadra che sa il fatto suo, che in campo gioca e che ha fatto disperare squadre di alta classifica. Come afferma Paolo Zanetti, dopo il successo in casa dei granata, per il Venezia si decreta un nuovo inizio e da queste vittorie crescono le motivazioni.
È probabile che il Grifo incontrerà un Venezia che scenderà in campo con lo stesso modulo impiegato contro la squadra di Juric.
Niente è impossibile ma bisogna portare a casa risultati tangibili e soprattutto concretizzare sul campo, sfruttare al meglio le occasioni create, che siano poche o tante, perché poi gli errori si pagano.
Quella di domenica sarà una partita al cardiopalmo.
Mi affido alla squadra e ad un giusto arbitraggio anche perché di rigori netti non fischiati ne ho abbastanza.
Io sono pronta e tu Grifone?
Cosa ne pensi di andare a caccia seriamente questa volta?
Fabiana