Dopo aver smaltito la delusione per il risultato di domenica cerco di fare un’analisi a freddo.
La prima cosa che mi viene da dire è che siamo nella posizione di classifica che meritiamo in base ai risultati che abbiamo conseguito sul campo.
Se aggiungo che abbiamo la penultima difesa come gol subiti, a pari merito con il Cagliari, e il secondo peggior attacco la situazione assume ancora maggior concretezza e convinzione che la posizione che occupiamo è meritata, aggiungo che la lega Italiana non è responsabile di nulla nonostante ci piaccia piangerci addosso…….
Abbiamo vinto una partita su 25 ma siamo ancora matematicamente in gioco, questo è un segnale di un campionato con un tasso tecnico davvero basso.
Vado contro corrente nel dire che la vittoria del Venezia a Torino può essere positiva perché ha risucchiato quelle che sono oggi a 26/27 punti e non ha cambiato le nostre sorti che sono quelle di vincere più partite possibili.
Il pareggio di ieri apparentemente ci taglia fuori dai giochi, sarò un ottimista di natura ma non credo ancora in questo non solo per la matematica.
Molti dei nostri concorrenti hanno fatto risultati inaspettati, Spezia a Milano e Napoli e direi anche a con noi, Venezia a Torino e il Cagliari a Bergamo, la zamp con il Sassuolo non solo per la vittoria ma anche nel punteggio.
Veniamo a noi: a questo punto sembra inutile e controproducente guardare i risultati delle concorrenti per via del fatto che se non vinciamo noi poco importa cosa fanno le altre e diventa ancor più corrosivo, per il sistema nervoso, stare con l’orecchio sulla radiolina.
In più aggiungo che come le altre hanno fatto risultati inaspettati potrebbe succedere anche a noi, magari qualche vittoria su campi sulla carta impossibili o sul nostro campo con avversarie cosi dette grandi.
Credo che noi dobbiamo fare i tifosi cioè stare sugli spalti del nostro glorioso Ferraris ad incitare la squadra, come abbiamo fatto domenica e come abbiamo sempre fatto quando abbiamo attraversato momenti sportivamente drammatici, fino alla sentenza matematica.
Sarò un inguaribile ottimista ma io vedo una squadra che lotta su ogni pallone e tutto sommato la fortuna quest’anno ci deve qualcosa, magari ci potrebbe ripagare in ritardo con gli arretrati chi sa…………..per questo sono convinto che possiamo ancora dire la nostra ed arrivare ad una quota che consenta di tenere viva non solo la speranza ma anche la realtà.
Se sarà retrocessione non ne farò un dramma sportivo e ne sono convinto, ripartiremo come abbiamo sempre fatto e come hanno fatto altri tornando dove dobbiamo e meritiamo di stare.
Credo fermamente che aver un’altra squadra in una delegazione vicino a Genova ci dia una percezione che aggrava i nostri risultati negativi ma credo altrettanto fermamente che, come cita un vecchio striscione, noi siamo abbiamo scritto la storia altri la leggono, quindi…………
FORZA GENOA SEMPRE E COMUNQUE AL DI LA DELLA CATEGORIA
Alessandro Brusatin