Purtroppo ho un vizio.
Commentare e leggere tanti commenti altrui relativi al Genoa.
Lo ammetto, è più forte di me.
Pensavo che ieri lo spettacolo più brutto possibile fosse il triste brodino con la Salernitana, che ci condanna al 99 % (ragazzi, un 1 % teniamocelo a 13 partite dalla fine!) all’inevitabile retrocessione.
Invece no.
Infatti ho letto in seguito invettive gratuite contro la proprietà.
Se andiamo a vedere, i 777 hanno clamorosamente cannato, per inesperienza e la classica “americanata” del super nome, la scelta di Shevchenko, preso peraltro prima di un D.S..
Fine dei loro errori.
Hanno acquistato un club indebitato e con una rosa penosa, hanno ripianato i debiti subito, hanno ingaggiato un D.S. rampante ed hanno sborsato una somma ingente di denaro sul mercato di gennaio.
Mi sento di ringraziarli e basta; anche se scenderemo, la loro responsabilità sarà assai limitata.
Per contro, poi ho letto di altri tifosi che esprimevano educatamente la loro profonda delusione sulla conduzione del mercato di gennaio e su quelli che finora sono stati i frutti.
Costoro venivano presi a male parole, accusati di essere doriani, di godere, di essere nostalgici di Preziosi.
Posto che teoricamente siamo in democrazia e che vige la libertà di pensiero, non vedo cosa ci sia di strano nel manifestare la perplessità verso quella finestra invernale.
Se era un mercato per la serie B allora non c’è problema, se era un mercato per provare a salvarsi (se si fosse agito più in fretta sarebbe stato possibile), allora direi di sì.
Giocano stabilmente 9/11 di prima e, mentre Hefti è un bel terzino, Yeboah (potrebbe diventare un bel giocatore) è assai volenteroso, ma davvero tanto acerbo.
Tra tutti gli altri nuovi solo Amiri, in palese ritardo di condizione (al di là del problema gastrointestinale), sembra poter ambire ad un ruolo da titolare fisso per le sue qualità.
Frendrup, mai visto e quindi ancora da valutare, Calafiori ed Østigard molto difficilmente lo diventeranno da qui a maggio.
Piccoli, in prestito secco, non dà alcuna garanzia e, riservandoci di dare giudizi su Gudmundsson più avanti, non sembra esserci nessuno in grado di saltare secco l’uomo, esattamente come prima.
Ci si esaltava dell’ignoto più assoluto; era giusto riporre fiducia e tante speranze, non dare per scontato che fosse la strategia risolutiva o deridere gli altri.
Impazzivo nel sentire le prese in giro prevenute e cattive di Criscitiello e sedicenti espertoni televisivi, così come rimanevo nel contempo basito a leggere valutazioni stratosferiche sulla nostra campagna acquisti.
Era un mercato da punto interrogativo.
Personalmente trovo davvero bizzarri sia il tiro al piattello o il gioco al massacro contro i 777 sia la più totale esaltazione per il modello Red Bull di Spors, da molti considerato Re Mida, non si sa bene perché.
Che sia un grande conoscitore del calcio internazionale nessuno lo nega; altrettanto certamente non aveva idea di cosa volesse dire lavorare nel calcio italiano e delle sue dinamiche, semplicemente perchè è la prima volta che ci lavora.
Ed il Genoa, fino a prova contraria, disputa il campionato italiano, non tedesco o olandese (dove ha lavorato lui, non è assolutamente per sminuire, anzi…).
Per salvarsi non sta funzionando affatto finora, più avanti speriamo di sì e che ci dia soddisfazioni.
Anche lui sta pagando lo scotto dell’inserimento in un calcio complicato come il nostro.
In conclusione, ha senso battagliare ed addirittura insultarsi tra tifosi della stessa squadra?! A mio modo di vedere no.
Ognuno la può pensare come meglio crede, qui genoani lo siamo tutti, ed ognuno (per fortuna) con un pensiero diverso.
Ci salveremo? Sarà un’impresa incredibile ed inattesa e festeggeremo.
Andremo in B? Pazienza, la vita va avanti e ci rialzeremo.
Forza Grifone!