21 Novembre 2024
8.1 C
Genova
HomeDalla RedazionePAGELLONE DEGLI ALLENATORI DI SERIE A

PAGELLONE DEGLI ALLENATORI DI SERIE A

PAGELLONE DEGLI ALLENATORI DI SERIE A

23 giornate di campionato ed ora la sosta.
Ecco il pagellone degli allenatori di serie A finora.

GASPERINI 6,5: fuori dalla Champions in un girone abbordabile, in serie A l’Atalanta è ottima quarta.
Tuttavia raramente la sua squadra ha trasmesso la sensazione di strapotere e brillantezza degli anni prima.
Certamente i tanti infortuni hanno influito.

MIHAJLOVIC 7: per il Bologna un calcio gradevole e la salvezza già ampiamente acquisita.
Ha il coraggio di lanciare tanti giovani ed è ripagato.

SEMPLICI S.V.: un punto in tre partite, perde con noi e viene cacciato.
MAZZARRI 5,5: eredita una squadra con uno spogliatoio spaccato in fazioni.
Fino a Natale il gioco ed i risultati sono pietosi; dopo la sosta 7 punti in 4 partite, purtroppo per noi, sono un bel bottino.

ANDREAZZOLI 7,5: assembla alla grande una squadra giovane, costata poco e considerata tra le favorite a retrocedere.
Meccanismi di gioco studiati bene e tradotti con belle prestazioni in campo, tante vittorie e salvezza già in tasca. Chapeau!

ITALIANO 7,5: con i suoi modi isterici e sovraeccitati, si conferma un futuro grande della panchina. Già a La Spezia si capivano le qualità.
Parte facendo i punti senza un gran calcio, ora la Fiorentina gioca pure davvero bene.

BALLARDINI 4,5: guida senza motivazioni una squadra già scarsa di suo.
Cambia moduli come mutande, improvvisa giocatori del tutto fuori ruolo e colleziona appena 3 punti in 4 scontri diretti.
Dov è finito il suo classico buon senso?
Per nulla esente da colpe.
SHEVCHENKO 3: paga i troppi infortuni ed un calendario impossibile.
Detto questo, non dà la svolta nè morale, nè di gioco, anzi peggiora la situazione.
Allo stato attuale non è in grado di allenare un club, in futuro chissà.
Merita l’esonero in pieno dopo il suicidio con lo Spezia in casa.
Solo su una cosa aveva ragione: a richiedere rinforzi immediati nei soliti ruoli scoperti.
BLESSIN S.V.: impossibile dare giudizi dopo una sola partita. Dimostra entusiasmo ed ottima intesa con i calciatori. Come inizio non c’è male.

DI FRANCESCO S.V.: tre partite alla guida del Verona, tre sconfitte dignitose e quarto esonero di fila. Il fantasma del bravo allenatore che fu anni fa.
TUDOR 8: la vera rivelazione dell’anno.
Si dimostra intelligente riprendendo i concetti di Juric ed addirittura migliorandoli.
Esalta Barak e Lazovic, fa salire in cattedra Caprari e rende un bomber Simeone.
Il Verona è un piacere per gli occhi, il suo gioco è verticale ed a ritmi altissimi, a volte insostenibili per gli avversari.
La splendida classifica non è un caso.

S. INZAGHI 8: assume la guida dell’Inter privata di Lukaku, Hakimi ed Eriksen.
Passa in Champions ed è in testa al campionato, migliorando pure le trame di gioco rispetto all’anno scorso. Tanta roba!

ALLEGRI 4,5: in Champions prende 4 sberle a Londra dal Chelsea, ma vince non si sa come il morbido girone.
In campionato è quinto e ancora in corsa per il quarto posto, grazie a tanti punti negli ultimi due mesi.
Non un successone, considerato che, nonostante un centrocampo davvero inadeguato, la Juve è seconda solo all’Inter come rosa.
Vedere i bianconeri chiudersi in trincea contro chiunque, con un calcio da anni ’40 e le punte nella loro trequarti campo ad inseguire gli avversari, è indecoroso.
Vedremo se l’esperienza e Vlahovic aiuteranno Acciughina.

SARRI 5: ormai succube del suo 4 – 3 – 3 di successo a Napoli, in pochi mesi smantella il meccanismo collaudato e funzionale di anni di Inzaghi alla Lazio.
Prende imbarcate a destra e a sinistra e del suo calcio si vede ben poco.
La classifica è comunque sopportabile.
Se alleni la Lazio (non il Real Madrid) e hai Lazzari e Luis Alberto, dovresti fare il santo favore di farli giocare sempre, anche se il primo è un laterale da 5 ed il secondo un trequartista, ruoli non contemplati da Sarri.
Una sistemazione per loro va trovata e non in panchina.
Da valutare nella seconda stagione, dato che il suo calcio richiede tanto tempo per assimilarlo, forse anche troppo.

PIOLI 7: propone un calcio sempre piacevole ed è secondo in classifica.
Rilancia Tonali e si conferma un cultore della linea verde (eccetto i centravanti).
Come prevedibile, esce dalla Champions nel girone di ferro; mezzo punto in meno perchè lì un paio di partite se le è giocate davvero male.
Tanti, troppi infortuni anche per lui.

SPALLETTI 7: fino a novembre il suo Napoli è inarrestabile e guida la classifica.
Come sempre accade alle sue squadre, va in crisi nera a dicembre, cadendo in casa anche con Empoli e Spezia.
Stavolta però ha una grossa giustificazione, dato che rimane orbato di 5 titolari fondamentali.
Ora si è ripreso ed è secondo a pari merito col Milan.
Allenatore vero e che dà garanzie, finora non si è nemmeno reso protagonista dei suoi classici atteggiamenti teatrali.

MOURINHO 5,5: la Roma è sopravvalutata, non in grado di competere per il quarto posto.
Il vecchio Mou esibisce una squadra orrida in diverse partite, alternate a trasferte scoppiettanti (Bergamo ed Empoli) in cui abbindola tatticamente allenatori esperti.
Inspiegabile perché continui ad affidarsi sempre e solo a 13 o 14 giocatori, emarginando tutti gli altri.
Immancabili le polemiche contro tutti nei dopo partita.
Eppure la sua presenza lascia una traccia sul campionato, personaggio mai banale.
E la classifica è discreta.
La sua epopea gloriosa è finita, ma se la squadra sarà rinforzata l’anno prossimo potrà fare bene.

CASTORI 5: inutile infierire. Manco Mandrake salverebbe la Salernitana con la rosa vista fin qui.
COLANTUONO 5: idem.

D’AVERSA 5: voluto dal suo mentore Faggiano, nelle prima partite esibisce un calcio stranamente offensivo, per poi tornare subito sul suo classico catenaccio e contropiede.
Dopo l’arresto di Ferrero, la Samp ingrana trascinata da Candreva e Gabbiadini in stato di grazia.
Dopo la sosta le perde tutte e viene cacciato con 20 punti, tutto sommato un bottino semi – accettabile.
GIAMPAOLO S.V.: talebano del 4 – 3 – 1 – 2, è assai rischioso farlo subentrare a stagione in corso.

DIONISI 6: l’allenatore forse più richiesto in estate approda al Sassuolo e fin qui non ruba l’occhio.
Ha una squadra con un tridente da Nazionale (Berardi – Scamacca – Raspadori), il raffinato regista francese Maxime Lopez, il potente incursore Frattesi, dei bei terzini di spinta, eppure la classifica è modesta rispetto al potenziale.
Alterna partite fantastiche contro le grandi a flop contro le piccole.
Da rivedere.

THIAGO MOTTA 6,5: meriterebbe 7 per gli incredibili 25 punti dello Spezia e perchè riesce a dare la svolta quando ormai è di fatto esautorato dall’incarico.
Invece 6,5 perchè 8 dei 9 punti con Napoli, Milan e Samp (sarebbero state giuste due sconfitte e un pari) sono frutto del fattore C e basta.
Le sue idee di calcio sono propositive, le abiura per chiudersi a riccio e ripartire.
Contro il Genoa le due migliori partite.

JURIC 7: assume la guida tecnica di un Torino certamente più forte rispetto alle due catastrofiche stagioni precedenti e ripaga la fiducia.
Stenta all’inizio, poi cresce come proposta di calcio e risultati e questo senza mai avere Belotti, sparito dopo l’Europeo.
Davvero bravo!

GOTTI 5,5: guida una squadra ultra fisica e qualitativamente mediocre.
Per di più la società lo mette in discussione di continuo. Non è semplice allenare in queste condizioni.
Ha il merito di lanciare subito Beto.
Viene esonerato con l’Udinese già sopra la zona rossa, lui saluta e ringrazia tutti.
Un allenatore normale, un signore come stile.
CIOFFI 6: senza infamia e senza lode.

ZANETTI 6,5: se la gioca contro tutti, con un calcio senza arabeschi, ma ben organizzato e creando in ogni partita diverse palle gol “pulite”.
Di più è difficile da ottenere da un Venezia che presenta 6 o 7 buoni giocatori, mentre i restanti titolari e tutte le riserve hanno valori da serie B.

Vittorio Semino
Vittorio Semino
Genovese, 30 anni, "malato" di calcio e ciclismo (non quello blucerchiato), il Grifone come fonte di gioia e (troppo spesso) amarezza.

ARTICOLI RELATIVI

MAL DI TESTA

CIAK SI GIRA

LA SCINTILLA

Il caffè di Fausto

ATTIMI

Svarioni di Michele Bitossi

Il Caffè di Fausto

Il Caffè di Fausto

“AL CAMPO”

Il Caffè di Fausto

IL RECORD

Il Caffè di Fausto

Il Caffè di Fausto

ULTIMI ARTICOLI

MAL DI TESTA

CIAK SI GIRA

DOLCEAMARODOLCE

I più letti

MAL DI TESTA

CIAK SI GIRA

DOLCEAMARODOLCE