3 novembre 2001. Ufficio Saiwa. Prendo il Nokia 3310 e chiamo un mio collega. “Albi, domani c’è il derby!”. “Ah ok” risponde Alberto. “Sì peccato che siamo a Milano domani sera”.
Parte la ricerca su internet, ovviamente via PC. Muro dei Grifoni. Scorri le pagine, niente. Ad un certo punto con un nickname strano tipo costellazione troviamo un avviso per i Genoani di Milano: il Genoa club Genoani annebbiati si ritroverà domani sera al, per me oramai “mitico”, Pontel Naviglio Grande alzaia 23.
Bene non è distante da Assago dove dormiremo in albergo.
4 novembre. Dall’albergo si parte. Siamo in 3 io e Albi, genoani e Bruno, un collega di Lucca diciamo simpatizzante. Arriviamo al bar. C’è una televisione accesa su Telepiù.
Ci accoglie il Genoano del muro dicendo che se ne sarebbe poi andato. Vicino a noi 2 ragazzi uno genovese e Genoano, l’altro un suo amico di Milano diventato Genoano e dopo la partita anche di più.
Su di un altro tavolo 2 tizi con sciarpe multicolor, a distanza diremmo oggi sociale.
Iniziamo con 1 birra da mezzo e subito dopo passiamo ad una caipiroska per ritornare alla birra. La partita inizia noi facciamo un casino bestiale. Traversa di Mino Francioso. Molti falli. Noi annebbiati, ma più per l’alcool trangugiato che per la nebbia visto che fuori non ce n’è.
Arriviamo al minuto 71. Mino, Francioso sempre lui, si conquista un fallo dal limite. Siamo sotto la nord.
Prende la rincorsa e la palla a giro si conficca nel 7 a sx di chi vede la tv. Impazziamo. Albi salta sui tavoli ed inizia uno strip-tease. Via la maglia.
La partita va avanti con attacchi della ciclistica e l’espulsione di Malagò. Resistiamo e la vinciamo. Scoglio è sotto la Nord ed Albi senza camicia esce sui navigli urlando abbiamo vinto il derby. Torniamo in albergo si fa fatica a dormire.
Il giorno dopo Albi riuscirà star male in metropolitana, ma ancora oggi ridiamo come pazzi al ricordo di quella sera a Milano noi e Francioso abbracciati.
In quell’estate 2001 impazzava Manu Chao e allora Mino, Me Gustas Tu