Di
Lore Benve
“Caro fratello ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome ti sento lontano più forte ti scriverò ”
Forse il grande Lucio l’avrebbe cantata così …forse ci avrebbe provato cantando ad esorcizzare paure ancestrali e una mentalità radicata e incacrenita che ti fa guardare l’oggi incapace di vedere un domani ..una mentalità data da anni a cercare di sopravvivere attaccati a un respiratore nella speranza che altri ci potessero favorire in una salvezza perché incapaci di ottenerla da soli …Forse ci vorrà tempo per comprendere che il Genoa e forse anche il genoano sia costretto a trasformarsi in un’Araba Fenice… per morire e poi risorgere da ceneri che hanno finalmente bruciato e disintegrato quel morbo che aleggiava da anni sopra il Pio e che si chiama “mentalità perdente” …perché il Genoa passato DEVE morire …e non importa neanche in quale categoria possa trovare il suo trapasso ma è necessario che muoia per sempre ..per risorgere con una visione nuova con una nuova idea e con rinnovata speranza per un futuro senza il timore di qualsiasi presente …serve tornare ad avere memoria e valori antichi e raccoglierli come braci ardenti e con esse rinascere come un uccello di fuoco pronto a librarsi in un volo futuro con la leggerezza di un’appartenenza passata ma con la sicurezza di una via finalmente tracciata …Ieri dopo anni sono scesi in campo con la nostra maglia giocatori giovani e di nostra proprietà …ieri dopo anni ho rivisto un qualcosa che stava sbocciando come un fiore ..ma ahimè siamo ancora in inverno e si possono percepire solo dei singoli bucaneve che provano a debellare una coltre di ghiaccio pluriennale …ieri dopo anni ho sentito il profumo di una squadra che forse potrò sentire mia ovunque ella sarà costretta a giocare da gelo di un passato recente ..perché questo ghiaccio… non si scioglie in un giorno e per vedere le primule del domani occorre morire oggi come tifosi … abbandonando paure preconcetti isterismi e dipendenze da qualsivoglia categoria … occorre rinascere antichi come i nostri avi e moderni come i pensieri di un calcio attuale …occorre abbandonare il timore di perdere e conservare il terrore di perderci …come tifosi e come uomini … occorre camminare con fiducia qualsiasi siano gli ostacoli di un cammino che ora pare impervio e doloroso ..ma che invita ad avanzare e magari a cadere ma ad abbandonare la staticità e l’anestesia che stavano e stanno avvelenando un popolo …io provo a camminare e non temo cadute e dolore …non temo giorni amari o delusioni cocenti …perché so che solo attraverso questo percorso potrò tornare a tifare una squadra che mi rappresenti e che mi dia quel senso antico sepolto da un limo che sta infettando la mia gente da tempo …il limo della paura che ha spento ogni sogno in nome di uno squallido momentaneo bisogno …per risorgere occorre morire…sempre…
e morire è doloroso …ma necessario …
Lore Benve