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Capita che una mattina ti svegli e sei Genoano

Capita che una mattina ti svegli e sei Genoano.
Non lo eri la sera prima, eri andato a dormire pensando ai tuoi pupazzetti dei Ghostbusters sulla mensola ed a quanto fossero belli.

Inizi a volere la maglia Rossoblu e vai a comprarla in via Gramsci da Romero Rock and Trend. È ovviamente un completino taroccato. Passerai l’estate a cercare di cancellare la scritta Mita per l’avvento dello sponsor Saiwa, cosa che ti galvanizza perché producono le cipster ed i ritz dei quali sei ghiotto.

Arriva Tacconi e sei ancora più felice perché è un portiere ed ha i baffi e delle maglie fighe. Sogni di averla la sua maglia e la avrai molti anni dopo. Arriva Signorini a scuola per un progetto educativo e lo abbracci come fosse uno zio. Dal Giappone Sbarca Miura, senti la notizia al tg, lo speaker ancora non ha detto che il primo giapponese arriva al Genoa ma tu già lo sai, te lo senti. Ed infatti.

Retrocedi a Firenze ai rigori. Tu giochi i quarti della coppa del sindaco ad Arenzano e vinci ai rigori. Ne pari due. Nello stesso momento dei rigori a Firenze. Esulti ma piangi perché scopri della retrocessione.
Guardi la finale del torneo Anglo Italiano e vedi vincere una coppa alla tua squadra del cuore.

Passano anni di B. Tanti. 10. Ti innamori di Mino Francioso. Vai allo stadio e sei felice anche se la squadra fa mediamente sempre cagare. Vai in A ma poi sei in C. L’epica di Torino contro il Pizzighettone. Gasperini ed un gioco mai visto. Serie A. I goal di Borriello. Torna Milito. Vivi una stagione da sogno. Inizia il declino. Torna Gasperini. Stagione da Sogno. Non c’è la licenza. Gasperini va a fare all Atalanta quello che poteva fare qui. Continua il Declino. Ballardini uno due tre quattro cinque and repeat. Pandemia. Nicola bestemmia nel video. Vinci il derby e ti salvi. Preziosi vattene. Preziosi se ne va. Arrivano i 777. Siamo nella bratta.

Questi sono gli ultimi ( miei) 20 anni di Genoa. Mai come quest anno mi sento svuotato, saturo e mai come quest anno non provo nulla.
Non sono tifoso del Genoa. Al Genoa io voglio proprio bene come ad un parente. Dentro al Genoa, a certe domeniche pomeriggio tiepide di Primavera o gelide di Inverno, ci sono i miei 12 anni, i miei 20, c’è mia madre che ora non c’è più, c’è un pezzo della mia vita.

Un pezzo della mia vita che non esiste più. Non si sa mai a che ora si gioca. In quanti si possa entrare allo stadio. Esistono 4 squadre e le altre vivacchiano. Ci speravo nella superlega. Ma nulla. Cosa rimane?
Rimane il bene. Il bene verso una maglia che sognavi da bambino insieme ad un pallon. Retrocedere fa paura perché fa parte tutto di una narrazione dove il fallimento sportivo equivale quasi alla morte ed all’ oblio. Questa situazione mi spaventa ma non mi fa paura.

Finché si potrà e fin quanto non verrà fuori qualche genio a dire che porta sfiga io continuerò a dire quello che ogni genoano dovrebbe dire da qui alla matematica certezza di essere retrocessi:

Forza Genoa

Simone Ruscino

Andrea Stegani
Andrea Steganihttps://www.realtagenoana.it/2021/02/05/mio-padre-genoano/
47 anni, grafico web designer. Il Genoa è la mia malattia fin da bambino. Mi ritrovo molto in questa citazione: non amo il calcio, amo il Genoa!

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