“It’s the same ol’, same ol’ situation” cantavano i Mötley Crüe in una loro famosa canzone. La solita vecchia storia. Il Genoa 2022 non si discosta da quello visto in precedenza. Ed anche se non tutto è da buttare, le lacune sono ancora presenti e difficili da colmare. Ho apprezzato lo spirito in campo, quello da “calci e pugni” di una squadra che lotta per salvarsi.
Ho apprezzato la compattezza ed il sacrificio. Ma…ci sono dei ma. Finché ti regge il fiato riesci a barcamenarti, ma appena sale la stanchezza ecco uscire tutti i tuoi limiti. Se la difesa ha comunque fornito una prestazione discreta (incoraggiante esordio di Hefti), centrocampo ed attacco sono la croce da portare.
In mezzo al campo manca corsa, filtro e qualità. Badelj fuori forma, Hernani imbarazzante ed indisponente, Portanova che corre, picchia ma più non può fare. Davanti il solo Destro garantisce qualcosa. Ekuban merita il 10 per impegno, per il resto è un giocatore con evidenti limiti. Pandev ormai ha dato tutto e Caicedo rientra dopo quasi 2 mesi.
Servono almeno una mezzala di gamba ed inserimento, un giocatore di fantasia da ultimo passaggio, un vice Destro affidabile ed un giocatore offensivo in grado di creare superiorità e saltare l’uomo.
Di lavoro per Spors ce n’è parecchio e lui lo sa. La società sta lavorando per sistemare le cose, purtroppo la nostra classifica pesa sulle scelte dei giocatori contattati. Domenica, salvo miracoli, sarà ancora la solita vecchia storia, con un Genoa che dovrà rispondere presente e provare a portare a casa tre punti fondamentali per non vedere le speranze affievolirsi. Chi andrà allo stadio, nei limiti che purtroppo tornano causa Covid, dovrà dare una mano ai ragazzi. Dobbiamo essere noi il giocatore che fa la differenza, in attesa che il mercato ci dia una mano.
NON MOLLIAMO! FORZA GENOA!