Antivigilia dell’ultima giornata del girone d’andata.
Una stagione iniziata sotto discreti auspici, parlo di cifra tecnica della squadra, che si sta dipanano con più interrogativi che dubbi. Certezze nemmeno l’ombra se non quelle del nuovo corso societario.
Prima di favoleggiare ed immaginare un futuro GRADATAMENTE sempre più roseo, bisogna salvare la pelle in questa stagione.
L’unica probabile vittoria in un girone e l’altrettanto probabile zero nella casella delle vittorie casalinghe (in campionato), forniscono un dato inequivocabile sulla pochezza di quanto si sia visto sul campo.
Dal lato loro, i nuovi proprietari (sempre sian lodati) oltre a scongiurare una morte calcistica pressoché scontata, stanno mettendo mano con sapienza e tempismo all’assetto societario.
Così le pedine stanno andando a dama con raziocinio senza farsi prendere dalla fretta.
Ora, dopo la gara con la Dea, assetata di vendetta contro la classe arbitrale, tutte le attenzioni saranno rivolte al mercato.
E qui il genoano deve fare attenzione.
Eh, si perché, il difficile è dietro l’angolo.
Non abbiamo alcun dubbio sul fatto che sarà un mercato intelligente scevro dalle recenti politiche senza senso, ma ciò non deve ingannarci.
Si chiama mercato e non miracolo.
Arriveranno calciatori pronti, validi e voluti dalla guida tecnica; tuttavia per il Mister non sarà semplice assemblare gli ingredienti ed ottenere da subito una pietanza perfetta.
Ciò vuol dire che ci vorrà pazienza, concessa anche da noi tifosi, perché l’obiettivo sia raggiunto.
Calma e gesso, perché mercato non fa rima con miracolo.
Teniamolo ben a mente…
MERCATO = MIRACOLO? PENSO DI NO
