La recente segnalazione da parte della società Sampdoria a Comune di Genova, Digos e organi competenti per denunciare i bellissimi murales d’autore realizzati sotto la gradinata Nord sono solo la punta di un iceberg che cercherò di andare a descrivere.
E’ innegabile che la situazione attuale delle due società che rivaleggiano in questa città, sia simile dal punto di vista dell’odierna classifica, ma diametralmente opposta come prospettive e solidità aziendale.
Questo genera livore e sbigottimento sia da parte della stampa locale, abituata ad un altro cannovaccio, che , naturalmente, da parte dei tifosi dell’altra sponda.
Insomma ci si attacca a tutto , anche ad un’iniziativa che riqualifica , abbellisce e rende caratteristico uno scorcio del nostro stadio, con bellissimi Murales che raffigurano non solo la Genoanità ma anche la Genovesità come ad esempio quello raffigurante Fabrizio De Andrè.
Come spesso accade (non dimentichiamo i fischi a “Creuza de ma” da parte della gradinata Sud) i cugini non nascondono la loro avversione per tutto ciò che è la Storia e la tradizione di una città che inevitabilmente non li rappresenta e che loro non sentono come ancoraggio per la loro breve e fugace esistenza nel panorama calcistico nazionale.
La cosa che sconcerta però è come la stampa locale in qualche modo tenda a “proteggere”..e a “coccolare” questa avversione….non lo fa in modo diretto, ma è evidente sia nelle tv locali che nei giornali come questa inversione di tendenza faccia infiammare insospettabili sfinteri di quei sampdorianissimi , che finalmente oggi tornano , come prima degli anni 80 a dichiararsi “inter-juve-milanisti” che della Sampdoria sono “solo simpatizzanti”…..
L’importante è che questi sfinteri continuino a bruciare…ma con stile : lo stile Samp.