Ragionare a mente fredda sulla partita di ieri può far vedere le cose in maniera più distaccata e senza il nervoso che brucia nell’immediatezza della sconfitta.
Sabato sera è finito pesantemente sul banco degli “imputati” anche Ballardini perché molti di noi sono innervositi dal non vedere un cannovaccio tattico ben delineato, fosse anche il catenaccio e contropiede che ha contraddistinto i successi avuti dallo Zio qui al Genoa.
La costruzione tardiva della rosa non può a mio avviso essere un alibi eterno , perché quantomeno si potrebbe insistere con chi in ritiro c’è stato e si presume debba aver metabolizzato quelli che sono i movimenti che l’allenatore voleva inculcare, ma purtroppo l’impressione è che non ci siano molte idee e che quelle che ci sono siano anche leggermente confuse.
Troppi cambi, sia di modulo che di interpreti e come già ebbi modo di dire recentemente , trovo che anche i reparti risentano del continuo cambio di compagno a coloro che partono quasi sempre titolari.
La sfortuna ci ha messo del suo privandoci anche di Mattia Destro, l’uomo più in palla del momento che son convinto , specie nel primo tempo, avrebbe potuto capitalizzare le occasioni avute. Invece purtroppo hanno giocato due ragazzi che fino all’anno scorso erano in Primavera o quasi…..
Naturalmente ragionare col senno del poi è sempre ingeneroso, ma credo che la nuova società insediatasi a Pegli dovrà affrettarsi a mettere nei ruoli chiave dell’organigramma persone di calcio che , sono certo , avranno le idee chiare sul come uscire da una situazione sportiva deficitaria possibilmente trovando il bandolo della matassa prima del mercato di riparazione.
A mio avviso esiste già il DS (o il DG..vedremo) deputato a mettersi al lavoro, ancora non ne conosciamo il nome ma sono dell’idea che lui già lo sappia e si sia immaginato in questi giorni le linee guida per uscire da questa situazione.
Pensate che la società confermerà il tecnico oppure potrebbe procedere ad un ribaltone?
Riccardo Repetto