Ieri sera al Ferraris il Genoa ha pareggiato 3 a 3 una rocambolesca partita contro l’Hellas Verona, ribaltando uno 0-2 a favore degli scaligeri e facendosi raggiungere nel recupero quando l’impresa ormai sembrava raggiunta.
Ma le emozioni ieri a Marassi non si fermano a ciò che è accaduto durante la partita, perché a rendere il clima e l’ambiente emozionante ci hanno pensato i tre manager a stelle e strisce che, prima in campo e poi con le loro signore nello skybox dello stadio, hanno acceso nel popolo rossoblu la fiamma della speranza, accompagnata da un commovente “E’ la stella che vogliam” urlato a squarciagola da tutti i tifosi che ha fatto venire la pelle d’oca anche ai Genoani che erano a casa davanti alla televisione.
Ecco. Basterebbe questo per chiudere subito il discorso e terminare il post.
Ma qui amiamo parlare di calcio, e la partita di sabato sera ha deluso tutti i tifosi del Genoa, compresi i fan più affezionati al nostro allenatore.
Infatti il Genoa ha rischiato di vincere una partita che era stata in mano all’avversario per quasi tutto il suo svolgimento, ed è stato solo grazie alle prodezze individuali di Mattia, Goran e del portiere più forte della Serie A se alla fine abbiamo conquistato un punto e rischiato di prenderne addirittura tre.
Il Genoa di ieri, alla terza partita in sette giorni, aveva una formazione iniziale molto diversa rispetto a quella delle altre due.
Nel contempo chi non ha fatto turnover ha giocato tutte le partite di questa settimana, evidenziando ovvie difficoltà di tenuta atletica che hanno inciso anche sull’aspetto tecnico.
Ma a peggiorare la situazione ci ha pensato Ballardini, modificando moduli e giocatori in maniera quasi compulsiva, creando caos in ciò che invece dove a essere l’ordine tattico della squadra.
Storicamente lo Zio ha sempre fatto miracoli nel Genoa usando il buon senso.
Sinceramente vedere le sue ultime scelte, le sue esclusioni che durano il tempo di due partite per poi essere ribaltate, i cambi assurdi, le sue parole sempre tese a giustificare il suo operato, tutto ciò è davvero molto deludente.
Non sembra più lo Zio che conosciamo!
Chi scrive spera che comunque Ballardini rimanga sulla nostra panchina.
Sostituirlo oggi non avrebbe senso perché allenatori migliori di lui e che accetterebbero la nostra panchina non ce n’è, ma soprattutto fino a gennaio non è possibile rinforzare e al tempo stesso sfoltire una rosa che è troppo numerosa e mal assortita!
Però ora lo Zio deve darsi una mossa e tornare a fare il “normalizzatore”, ovvero ciò che ha sempre fatto. Ed anche bene!
Basta coi cambi di modulo e di giocatori tre volte a partita!
Ritorni al suo solito 3-5-2 difensivo e coperto!
Blindi la difesa che ha il miglior portiere del campionato, ha due ottimi difensori come Maksimovic e Mimmo, ma ciò nonostante prende più colpi del punchball del luna park!
Eppoi si decida su Zinho: o il belga o il messicano devono giocare sempre!
Opti per un centrocampo coperto, con Cambiaso e Fares esterni, con Matti centravanti e tutti gli altri a pedalare!
Così fino a gennaio, quando la nuova dirigenza potrà far capire le sue intenzioni e cominciare a mettere in pratica ciò che ha promesso.
Nessuno pretende la luna! Ed i percorsi seri vanno fatti passo dopo passo, con una camminata decisa e sicura.
Ecco la ricetta per rimettere le cose a posto, senza strafare, con buon senso e serenità.
Quindi Mister Ballardini, a che ora ritorna il pullman?
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Forza Genoa!
Sempre!
(Andrea Moresi)
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