Sono passati inutilmente quasi quattro mesi da quando Ballardini ha portato il Genoa in salvo con largo anticipo rispetto al termine della stagione.
In questo lungo periodo abbiamo visto partire i giocatori più forti che erano in prestito, e da qualche settimana anche l’ultimo gioiello di famiglia (Eldor) è stato ceduto.
Centiania di giorni in cui non si è portato a casa quasi nulla.
Nessun procuratore ci ha parcheggiato i suoi giocatori.
Non c’è stato alcun tentativo di far fermare chi voleva rimanere ed ora nemmeno i soldi che sono arrivati dalla Roma sono stati reinvestiti per fare una squadra dignitosa.
E così è arrivato il primo turno di coppa Italia dove un paio di esterni che giocavano in Serie C fino a ieri ci hanno affettato centrocampo e difesa.
Ed infine ieri c’è stata la prima partita di campionato, dove il Genoa ha fatto da sparring partner all’Inter rendendo il lavoro dei nerazzurri più agevole di quanto abbia fatto con noi il Neustift a luglio.
Ballardini non parla, o sussurra brevemente che la squadra è incompleta, e per rafforzare il concetto schiera la primavera contro la vincitrice dello scudetto.
Il risultato di 4-0 a favore dei milanesi va stretto, molto stretto ai padroni di casa, che ci hanno preso a pallonate, poi si son fermati, eppoi ripreso a pallonate.
Ma non è colpa dello Zio o dei ragazzi rossoblu, che hanno fatto quello che potevano, se oggi dobbiamo commentare non tanto una partita, ma globalmente una situazione generale che non è dignitosa!
Il proprietario del Genoa ha abbandonato il Grifone da tempo, ma se prima almeno lo ha lasciato sopravvivere, ora sembra che nemmeno gli interessi più vedere se muore, o come muore.
In città son tornate prepotentemente nuove voci di cessione societaria, e addirittura sentendo le parole di Adamoli ieri sera a Radio Zena (in questo link i cinque minuti sull’argomento https://fb.watch/7xadCA-wyr/ ) parrebbe che sia già stata chiusa la Due DIligence, quindi ormai il passaggio dovrebbe essere prossimo.
Sperando che tale voci siano reali, mi chiedo comunque che senso abbia lasciare una squadra allo sbando quando invece dovrebbe essere curata fino all’ultimo per non incorrere in sorprese, costi aggiuntivi o ripensamenti all’ultimo minuto.
Alla fine del mercato mancano nove giorni, quasi otto mentre scriviamo: come si può pensare di trovare sette/otto giocatori affidabili e dignitosi per poter salvare la stagione quando ne sono passati inutilmente più 120, come ricordavo all’inizio del post?
Cosa c’è di dignitoso oggi nel Genoa?
Niente. Non c’è niente di dignitoso oggi nel Genoa.
E domani potrebbe nemmeno più esserci il Genoa.
Ed allora non possiamo fare altro che sperare con tutte le nostre forze che il Genoa stia passando davvero di mano.
E solo per questo allora è meglio che Ballardini non parli, e che anche noi ci limitassimo nelle nostre esternazioni …come io stesso sto cercando disperatamente di fare anche oggi.
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(Andrea Moresi)
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