Dopo il miracolo sportivo effettuato da Ballardini lo scorso campionato, che partendo dalle retrovie della classifica è riuscito a salvare il Genoa in anticipo rispetto alla fine del girone, noi Genoani abbiamo sperato che la conferma sulla panchina rossoblu del nostro amato Mister ci concedesse il vantaggio di ripartire nella prossima stagione con una squadra ben collaudata ed oliata.
Un vantaggio enorme se pensiamo che proprio lo scorso campionato le squadre che avevano avuto continuità tecnica rispetto alla stagione precedente si son ritrovate fin da subito a viaggiare almeno nella parte sinistra della classifica.
Ed invece…
Ed invece ad un mese dall’esordio in campionato, e dopo quasi altrettanti giorni di preparazione estiva già effettuata, la rosa del Genoa non è né carne né pesce, mancano ancora troppi giocatori nei ruoli più importanti, non sono stati rinnovati i prestiti anche dei giocatori meno cari, e dulcis in fundo persino Eldor ha un piede a Genova e l’altro a Roma.
Il tutto sta avvenendo nel silenzio più assoluto da parte di società, tesserati e stampa.
Noi non portiamo l’anello al naso: sappiamo che il COVID ha fatto massacri anche sull’economia globale, compresa quella calcistica dove solo a Parigi i denari continuano incredibilmente a girare.
Sappiamo delle difficoltà di tutti, compresa l’Inter che nonostante abbia vinto lo scudetto ha dovuto privarsi di Hakimi, ovvero il suo calciatore più promettente, per mettere a posto il bilancio.
Quindi non possiamo pensare che il Genoa faccia aste al rialzo sul contratto da far sottoscrivere a Zappacosta, unico vero campione che lo scorso anno è riuscito a fare la differenza.
Però le voci di stampa dicono che pagando un costo del cartellino da calciatore-medio e con un contratto al giocatore distante da quelli della premiere League, il Genoa potrebbe riprendersi questo meraviglioso cursore.
Inoltre sappiamo che il Cagliari non si è svenato per soffiarci Strootman, e che pure il cartellino di Perin costa come quello di un normale portiere di Serie A.
Sappiamo tutto, capiamo tutti, ma nessuno parla, nessuno fa’.
Questo è inaccettabile, è irrispettoso nei confronti di una tifoseria appassionata come la nostra.
Preziosi parla del più e del meno solo con i suoi amici napoletani, e ormai non concede più “dichiarazioni” nemmeno al “nostro” Pinuccio Brenzini.
Marroccu parla poco o niente, e quando lo fa dice cose contrarie a ciò che accade realmente, come quando ad una tv sportiva disse che avrebbe parlato nei prossimi giorni di Vanheusden con l’Inter mentre nello stesso istante il giovane difensore belga di proprietà nerazzurra si stava già allenando a Neustift!
Anche Sabelli, terzino che si sarebbe svincolato lo scorso giugno e che era già stato “prenotato” dal Genoa a gennaio, è comparso all’improvviso in ritiro senza nemmeno due righe di comunicato stampa che ne annunciasse l’arrivo.
E’ quindi sempre più evidente che per Preziosi noi tifosi Genoani siamo solo un fastidio! Non gli interessa nulla di noi e della nostra passione! Anzi, sembra farlo apposta a tenerci distante dalle cose rossoblu!
Solo lo Sponsor tecnico e l’Azienda che cura Genoa Channel si rivolgono ai tifosi genoani, ma solo perché obbligate dai propri interessi commerciali, certamente autonomi da quelli della società rossoblu!
Ed ai tifosi rossoblu si rivolgono anche i Media, che però a seconda della propria coscienza si comportano in maniera differente.
Ci sono pagine internet come quella degli amici di Realtà Genoana che, stufi dell’atteggiamento societario e dalla situazione attuale, hanno deciso di non inseguire le voci e di non comunicare più nulla quando non ci sono certezze o documenti firmati.
A comportarsi in maniera opposta ci pensano alcuni organi di stampa, che piuttosto di lamentarsi di questo ostracismo nei confronti dell’ambiente genovese, arrivano addirittura a scrivere che le partite amichevoli di Neustift dove sono scesi in campo soprattutto i ragazzi della primavera fanno presagire la volontà societaria di far diventare il Genoa una squadra composta da calciatori autoctoni prendendo esempio dall’Athletic Bilbao o dall’Osasuna!
Questa è una presa in giro ancora più grave rispetto alla mancanza di rispetto di Preziosi nei nostri riguardi!
E così sta per iniziare il campionato mentre il mondo del calcio cambia, si impoverisce, si complica.
Sta per iniziare il campionato dove una Pay TV non basta più ed ora devi abbonarti ai portali in Streaming nonostante viviamo in un paese dove le connessioni internet sono da terzo mondo.
Sta per iniziare il campionato con una squadra come il Genoa che ha un presidente odiato dalla gente e che a sua volta non sopporta i suoi tifosi.
Sta per iniziare il campionato a porte mezze chiuse, o forse chiuse a tre quarti, o forse aperte solo ai possessori di Green Pass, Tessera del Tifoso, abbonamento ad internet e ad Amazon e a DAZN e a TIMvision.
In un contesto di questo tipo sta per iniziare il prossimo campionato, con il vuoto attorno al Grifone. Ma è un vuoto che non farà mai assopire la nostra passione, non farà mai sparire il nostro senso di appartenenza.
L’esattezza di queste tesi è dimostrata dalle iniziative della Tifoseria Organizzata che, in occasione della trasferta a Magonza per l’amichevole estiva del Genoa contro il Meinz, si compatta e compie l’ennesimo gesto solidale e concreto nei confronti della popolazione tedesca colpita poche settimane orsono da un terribile evento alluvionale.
Verrebbe allora da chiedersi come si possa rifiutare l’amore infinito di un popolo verso la propria squadra del cuore.
Già… il cuore… c’è chi ce l’ha, e chi invece al suo posto ha solo il vuoto. Lo stesso vuoto che sta mettendo attorno al Grifone, ma che non ci impedirà mai di amarlo con infinita passione!
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Forza Genoa!
Sempre!
(Andrea Moresi)
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