Il Mio Calcio il Mio mondo Un Muro di Gente
di Lore Benve
I cuscini sul prato verde le radioline e Beppe con la Bandiera,il mio Genoa era questo era sofferenza e appartenenza ma orgoglio infinito dignità e resilienza.
Era Callaghan nei parterre e la minaccia di mascate,era un Genoa povero tecnicamente che saliva e scendeva di categoria come in una montagna russa ma era sempre pronto a COMPETERE per ottenere il massimo sognando il massimo e accotentandosi sovente del minimo.
Era il Genoa del Massacan come presidente e di giocatori che percepivano la Genoanità onorandola,di una A a 16 squadre dove per non retrocedere dovevi veramente cercare di essere competitivo.
Era il calcio alla Domenica pomeriggio e poi correvi al palasport a tifare Emerson ,era la squadra di gente degna e operaia come degno e operaio era l’undici che scendeva sul prato di Marassi .
Era una Genova dove via Venti era un salotto che si trasformava in una multisala itinerante,dove i vicoli erano magia e trasgressione ma non violenza ed aggressione .
Era la Genova cantata da Faber era un mondo raro che ti strappava sempre un sorriso anche se ogni tanto amaro …era la mia squadra
La squadra di un popolo fiero che non temeva né categorie né delusioni ma che esigeva undici grifoni
Era il mio Mondo
Era il mio Genoa